Più di 200 persone hanno preso parte alla serata sul ritorno del lupo a Canzo. E si sono dette preoccupate

Canzo Partecipato incontro con esperti e cittadini. Mazza: «Qui ci sono, difficile restare tranquilli». Polemiche sulla presenza di un relatore controverso

Tanta gente, oltre 200 persone, alla serata di confronto sul ritorno del lupo nel Triangolo Lariano e in particolare in Valassina. Tanta gente e anche qualche polemica, in particolare per la presenza in veste di Michele Corti, personaggio controverso (docente di zootecnia discusso per via di frasi antisemite, saluti romani e frasi contro il Papa, ndr): dalla platea qualcuno ha fatto notare l’inopportunità della sua figura in un contesto in teoria solamente tecnico.

Il tema

L’argomento comunque a livello locale è molto sentito, come dimostrano le presenze queste serate organizzate in Valassina: già la prima aveva raccolto un numero simile di partecipanti e questa seconda è stata ancora più seguita, con il salone non sufficiente ad accogliere tutti.

Si dibatteva del tema: «Il ritorno del lupo: una risorsa o una piaga?» con interventi della presidente della Comunità montana Patrizia Mazza, di Giancarlo Bosio del Comitato per la tutela delle persone e degli animali dai lupi, di Michele Corti dell’Associazione nazionale per la tutela dell’ambiente e della vita rurali, di Mauro Navio presidente provinciale di Federcaccia, di Mario Meroni presidente del circolo Uncza Penisola Lariana, di Lorena Miele vicepresidente regionale della Cia Agricoltori italiani, di Alessandro Fermi assessore regionale e del consigliere regionale Simone Negri

Dalla serata è emersa palpabile la forte preoccupazione nei confronti del lupo, visto in branco in diverse occasioni in valle. E già l’intervento della presidente della Comunità montana del Triangolo Lariano Patrizia Mazza ha rimarcato questo timore: «Dopo le prime segnalazioni della presenza del lupo in Valassina ho chiesto informazioni al comandante della polizia provinciale Marco Testa, che ha confermato come il lupo non sia pericoloso per l’uomo. Onestamente fatico a rimanere tranquilla davanti alla presenza in branco di almeno 5-6 lupi nel nostro territorio - ha detto - sfido chiunque a restare tranquillo e ritengo difficile pensare non siano pericolosi, peraltro stiamo parlando di un territorio turistico in cui nei boschi si muovono anche famiglie con bambini». 

Appello

Patrizia Mazza oltre ad essere presidente della Comunità montana è anche sindaco di Lasnigo: «Solo sul confine tra Lasnigo e Barni è stato avvistato più volte un branco di 4-5 lupi che si muovono nel territorio, inutile dire che comprendo e condivido la preoccupazione espressa da diversi cittadini. Noi come Comunità montana del Triangolo Lariano abbiamo le mani legate ma speriamo che dalla Regione facciano degli interventi mirati».

Alla serata era presente l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca Alessandro Fermi, che ha rimarcato come in alcune zone il lupo possa vivere tranquillamente ma non in aree come la nostra, più urbanizzata: dove i lupi vengono avvistati vicino alle case si deve trovare una soluzione. Fermi ha promesso che in Regione si attiveranno per cercare di risolvere il problema.

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