
Portava la droga a domicilio con la moto: seguito e bloccato dalla Polizia a Lasnigo
Il giovane pusher di origine marocchina faceva consegna a Erba e nel Triangolo. Negli ultimi mesi era stato fermato due volte, ma era in libertà con il solo obbligo di firma
Valbrona
Era stato arrestato a dicembre dalla squadra Mobile. La scorsa settimana aveva fatto il bis, fermato dalla polizia locale sulle strade di Canzo. I giudici gli avevano dato fiducia, sottoponendolo all’obbligo di firma (tutti i giorni della settimana) in quanto incensurato.
Ma l’ennesimo arresto, compiuto nel pomeriggio di venerdì ancora dalla squadra Mobile, ha portato in carcere al Bassone un ragazzo di 21 anni di origine marocchina, che in tutte queste occasioni appena citate era sempre stato sorpreso in possesso di sostanze stupefacenti. L’ultimo episodio, come detto, nelle ultime ore e sempre nel Triangolo lariano, visto che i comuni da lui “serviti” erano principalmente Valbrona, dove gravitava stabilmente, ma anche Canzo, Asso, Civenna, Lasnigo ed Erba.
Gli agenti della squadra Mobile lo seguivano nei suoi spostamenti, monitorando le consegne porta a porta dopo viaggi effettuati con la moto. Gli uomini della Questura sono intervenuti poco dopo che il ventunenne aveva raggiunto una pensilina dell’autobus a Lasnigo per aspettare qui i suoi clienti. Per non farsi sorprendere con le mani nel sacco, sospettando di essere controllato, usava uno stratagemma: nascondeva lo stupefacente – la cocaina , in particolare– in un cestino della spazzatura e le chiavi della moto in cima alla pensilina dell’autobus. In caso di controllo, poteva dunque dire di essere arrivato lì a piedi, di non sapere di chi fosse quella moto e soprattutto di essere senza stupefacente.
Gli agenti però lo seguivano. Così, una volta arrivati sul posto, di fronte al volto sorpreso del pusher che reclamava la propria innocenza, non hanno fatto altro che estrarre la droga dal cestino e recuperare le chiavi della moto nascoste nella pensilina. Il marocchino è stato così per l’ennesima volta arrestato, ma in questa occasione – dopo il processo con il rito direttissimo che si è tenuto ieri mattina in tribunale a Como – la sua giornata si è conclusa al Bassone in attesa della prossima udienza che è stata fissata per la fine del mese. Al momento del blitz nei pressi della pensilina dell’autobus, al marocchino sono stati trovati 200 euro in contanti nascosti nelle tasche, materiale per confezionare le dosi chiuso nel vano della moto ed infine, nel cestino dei rifiuti, due involucri separati contenenti 11 dosi singole di cocaina per un totale di circa 6 grammi.
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