Pugni, schiaffi e minacce alla compagna. Ventenne in carcere per maltrattamenti

Erba Si erano conosciuti a inizio gennaio, una breve convivenza e subito le violenze. In un’occasione ha estratto un coltello, oltre ad aver danneggiato l’auto del padre della vittima

Tutto è avvenuto in pochissimo tempo. La conoscenza in un bar a inizio gennaio, l’infatuazione, la relazione sentimentale, anche la convivenza, seppur durata appena un mese. Ma, con il passare delle settimane, sono andate aumentando anche le violenze fisiche, prima sporadiche, poi quasi quotidiane, culminate anche – episodio che ha poi fatto virare questa storia verso la denuncia – con il danneggiamento dell’auto del padre della vittima, il cui specchietto era stato preso a calci danneggiato dopo un litigio.

La denuncia

La ragazza, evidentemente intuendo che quella relazione sentimentale iniziata da poco non era più recuperabile, prima ha cercato di interromperla, poi si è presentata dai carabinieri della stazione di Erba per denunciare l’accaduto. E proprio i racconti della giovane, incrociati con altri di testimoni che via via avevano assistito a quanto avveniva e pure con una serie di messaggi prodotti, sono confluiti in una ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita nella giornata di giovedì dai carabinieri della compagnia di Como.

Al Bassone è finito un giovanissimo, 20 anni, originario di Giussano ma per almeno un mese compagno della ragazza in una casa dell’Erbese dove lei viveva e dove sarebbe avvenuta buona parte dei maltrattamenti.

La segnalazione era stata girata alla procura di Como, finendo sul tavolo del pubblico ministero Michele Pecoraro. È stato proprio quest’ultimo a chiedere la misura cautelare maggiore, quella del carcere, che è stata concessa dal giudice delle indagini preliminari Walter Lietti. Nelle prossime ore il ventenne verrà ascoltato proprio dal gip che ha firmato la custodia e a lui potrà fornire la propria versione dei fatti. Le accuse per ora parlano di maltrattamento in famiglia – ai danni della propria ragazza nella casa dell’Erbese – e del danneggiamento dell’auto del genitore della vittima avvenuto il 26 maggio proprio a Erba.

Sono diversi gli episodi che sono stati raccontati dalla fidanzata e che hanno convinto i carabinieri ad intervenire. Oltre a schiaffi e pugni quotidiani, un episodio che ha fatto alzare di molto l’allerta è stato quello avvenuto una domenica mattina nella casa della giovane coppia, quando il ragazzo si era presentato al cospetto della fidanzata armato di coltello minacciando di sfregiarla. In un’altra occasione, nella casa del padre dell’indagato, la giovane era stata presa per il collo fino a perdere i sensi. Infine, quando la vittima aveva deciso di interrompere la relazione, la reazione era stata violenta, con le chiavi dell’auto prima lanciate in un prato e poi con lo specchietto retrovisore della vettura preso a calci.

La foto con i lividi

La ragazza in questi pochi mesi di fidanzamento e di convivenza non si sarebbe mai fatta refertare al pronto soccorso, fornendo ai carabinieri solo una immagine dei lividi. La sua versione è stata tuttavia evidentemente ritenuta credibile visto che il gip ha deciso di concedere la misura della custodia cautelare in carcere.

Da quanto è stato possibile appurare, pare che il ventenne non facesse uscire la fidanzata da sola e che le avesse installato anche un App per scoprire in ogni momento i suoi movimenti.

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