Ramadan, il Tar dà ragione agli islamici. Possono continuare a pregare in via Lecco

Erba Il braccio di ferro con il Comune terminerà a maggio 2024 con il giudizio di merito. Nel frattempo c’è il via libera per l’associazione Assadaka «nel rispetto di tutte le norme»

L’associazione islamica Assadaka potrà continuare a pregare nella sua sede di via Lecco fino alla fine del Ramadan, come sta facendo da giorni senza alcun problema di ordine pubblico.

La conferma arriva dal Tar di Milano, a seguito della camera di consiglio che si è riunita il 4 aprile: un giudizio di merito sulla vertenza con il Comune di Erba arriverà solo nel maggio 2024, fra più di un anno, quando ormai si starà già parlando del nuovo Ramadan.

«Considerato - si legge nell’ordinanza firmata dal presidente Maria Ada Russo e dall’estensore Giovanni Zucchini - che la controversia presenta profili di particolare complessità che richiedono un approfondito esame» e che «nella comparazione degli interessi tra le parti in causa appare prevalente quello al libero esercizio dell’attività di culto», il tribunale ha accolto la domanda cautelare e ha rimandato la sentenza all’udienza di merito in programma ai primi di maggio. Del 2024, però.

L’ordinanza

Nell’attesa, l’associazione Assadaka potrà continuare a pregare nella sede di via Lecco come sta facendo dalla fine di marzo. Il Tar ha confermato «il limite di accesso di 97 persone nello stabile, nel rispetto degli orari e dei giorni indicati dall’associazione stessa oltre che dei requisiti di agibilità e sicurezza invocati dall’amministrazione comunale, la quale sorveglierà l’osservanza di tali prescrizioni e, se violate, adotterà immediatamente le misure inibitorie necessarie allo scopo».

L’ordinanza cautelare, commenta l’avvocato Vincenzo Latorraca che rappresenta Assadaka, «conferma i precedenti decreti presidenziali. Sotto il profilo del pregiudizio grave ed irreparabile, il Collegio ha affermato ancora una volta la prevalenza del libero esercizio dell’attività di culto: è di diritto costituzionalmente garantito che, come tale, in una corretta comparazione, non può essere compresso in assenza di interessi prevalenti».

Per la comunità islamica erbese «sarà quindi possibile concludere le celebrazioni del Ramadan, nel rispetto delle norme, della sicurezza, dell’ordine pubblico e del buon costume che peraltro l’associazione ha sempre dichiarato di voler rispettare. Assadaka si è altresì impegnata a verificare l’afflusso nel limite numerico e negli orari previsti, oltre ad aver ottenuto, in un’ottica di massima collaborazione, la disponibilità di posti auto».

L’autorizzazione

Nel 2022, Assadaka ha utilizzato la sede di via Lecco per il Ramadan a seguito di un’autorizzazione concessa in via eccezionale dal sindaco Veronica Airoldi. Quest’anno l’autorizzazione è stata negata dall’amministrazione di Mauro Caprani: dal punto di vista urbanistico, ha argomentato il Comune, quegli uffici sono incompatibili con un luogo di culto (senza contare che l’associazione non dispone di un’adeguata dotazione di parcheggi).

È nato così il ricorso al Tar, che ha favorito lo svolgimento delle preghiere. L’associazione, dal canto suo, ha recuperato parcheggi per i fedeli attraverso una convenzione con Lariofiere e sta vigilando sul rispetto di tutte le normative. Ad oggi non si segnalano problemi viabilistici o di ordine pubblico.

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