Resti umani nel bosco: la verità dall’autopsia

Blevio Il corpo apparterrebbe a un milanese originario dello Sri Lanka. Si propende per il suicidio

Blevio

La procura di Como, con un atto a firma del pubblico ministero Michele Pecoraro, ha disposto l’esame autoptico sui resti del corpo trovato in modo accidentale da un escursionista mentre camminava nei boschi tra Blevio e Torno, intorno alle ore 13 della giornata di domenica.

Corpo che ormai, in avanzatissimo stato di decomposizione, era composto quasi solo da ossa.

La segnalazione della scoperta è stata subito girata ai carabinieri della stazione di Pognana Lario, competenti sul territorio in questione, che hanno a loro volta interessato anche i colleghi della sezione Operativa del Norm della Compagnia di Como.

Addosso, da quanto è stato possibile ricostruire, l’uomo aveva un documento rilasciato dalla Questura di Milano, con indicato in nome ed un cognome appartenente ad un cittadino dello Sri Lanka di 34 anni, residente appunto nel capoluogo meneghino.

Quando i carabinieri hanno approfondito la questione, hanno scoperto che lo stesso uomo risultava scomparso dallo scorso 21 di marzo con una regolare denuncia presentata dai parenti alla caserma dell’Arma di Milano San Cristoforo.

Per questo motivo, dunque, combaciando sia il documento sia la scomparsa ormai datata, e in considerazione dell’avanzato stato di decomposizione del corpo, questa pista (che attribuirebbe dunque le ossa all’uomo dello Sri Lanka) viene ritenuta dagli inquirenti molto attendibile.

La segnalazione è stata girata alla procura di Como, che per ulteriori approfondimenti ha disposto l’effettuazione dell’esame autoptico che verrà svolto in queste ore. Il motivo del decesso sarebbe da ricondurre ad un gesto estremo: l’autopsia sarà chiamata anche a confermare o a smentire questa circostanza.

A scoprire le ossa era stato domenica un escursionista di 43 anni di Monguzzo. Il corpo si trovava in un punto della montagna molto ricco di vegetazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA