Servono infermieri: lanciato il nuovo concorso del Fatebenefratelli

Erba Candidature entro il 20 per 12 professionisti e si abbattono i tempi delle liste d’attesa: cardiologia da 146 a 34 giorni per le prestazioni programmabili

Il Fatebenefratelli di Erba torna a caccia di infermieri con un concorso pubblico per assumere (almeno) 12 professionisti. Non sarà una missione facile, ma intanto l’ospedale può festeggiare i nuovi innesti nel reparto di chirurgia: per completare l’organico, dopo la crisi del 2022, manca un solo medico.

Buone notizie anche sul fronte delle liste d’attesa, con una riduzione importante delle code nel mese di dicembre.

L’organico

Il Fatebenefratelli di Erba viene da anni difficili sul fronte infermieristico: trovare personale è diventato molto difficile. Lo scorso anno, attraverso un concorso pubblico, sono stati assunti alcuni professionisti, ma l’organico resta carente.

«Abbiamo deciso allora di aprire un nuovo concorso - dice il direttore di struttura Damiano Rivolta - ci si può candidare entro il 20 gennaio. Al termine delle prove prevediamo l’assunzione immediata di 12 infermieri, ma la speranza è di avere una graduatoria più ampia da cui attingere nei mesi successivi in caso di necessità».

A regime la “macchina” del Fatebenefratelli dovrebbe funzionare con 170 infermieri. «Oggi sono circa 150, per coprire anche il reparto di riabilitazione ci stiamo affidando a una cooperativa esterna. A seguito del concorso vorremmo subito superare quota 160 infermieri, per arrivare poi progressivamente a regime».

In attesa di sapere quanti aspiranti infermieri parteciperanno alle prove, Rivolta considera rientrata l’emergenza chirurgia. Alla fine del 2022 il primario Andrea Porta ha lasciato Erba per andare a lavorare nel Milanese insieme ad alcuni collaboratori; i pochi chirurghi rimasti hanno presentato a loro volta le dimissioni in attesa di conoscere il destino del reparto.

«A seguito dell’arrivo del nuovo primario Silvio Marco Scalambra - dice Rivolta - abbiamo reclutato nuovi collaboratori e i dimissionari hanno deciso di restare. Ora abbiamo otto medici in reparto, ne manca uno solo per tornare a pieno regime».

Le visite

Il 2023 del Fatebenefratelli si apre con buone notizie anche sul fronte delle liste d’attesa. I rilevamenti effettuati a dicembre, rispetto a quelli del mese precedente, certificano una decisa riduzione delle code: i casi più eclatanti riguardano le visite di cardiologia (si passa da 146 a 34 giorni di attesa per le prestazioni programmabili), ginecologia (da 125 a 36 giorni) e pneumologia (da 177 a 21 giorni).

«È un aspetto positivo - commenta Rivolta - che dipende da una serie di fattori spesso difficilmente preventivabili. Come dimostra il paragone fra i diversi mesi di uno stesso anno, possono esserci variazioni anche significative». I fattori in gioco sono tantissimi: c’entra ovviamente la disponibilità di medici in un dato periodo, ma anche la quantità di richieste che arriva dall’utenza.

Nel 2023 sulle liste d’attesa si vedranno gli effetti delle nuove assunzioni nel reparto di chirurgia: le prestazioni programmabili, spesso sacrificate a fronte delle urgenze, verranno effettuate con una certa regolarità.

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