Si chiude in macchina e poi cerca di scappare a piedi: arrestato, aveva con sé 70 grammi di cocaina

Anzano del parco Prima l’uomo ha cercato di evitare il controllo degli agenti della Mobile e poi ha tentato la fuga. Aveva droga per oltre seimila euro. Adesso si trova al Bassone

Prima ha provato a chiudersi all’interno dell’auto su cui si trovava, come se questo bastasse per impedire alla polizia di intervenire.

Poi, intuito che forse non era quella la soluzione migliore per sottrarsi al controllo, ha aperto tutto cercando di scappare a piedi per le vie del paese.

Inutile dire che il sospettato, un marocchino di 30 anni, residente a Costa Volpino nella provincia di Bergamo, è stato raggiunto e fermato dagli agenti della Mobile che l’avevano intercettato per verificare i suoi documenti.

Ovviamente, un simile comportamento non ha fatto altro che insospettire ulteriormente i poliziotti che – nell’approfondire il controllo perquisendo l’auto e la persona – si sono trovati di fronte a circa 70 grammi di cocaina che era già stata suddivisa in dosi e sparpagliata in più punti della stessa auto nel tentativo, evidentemente, di mettere in difficoltà eventuali verifiche da parte delle forze dell’ordine.

L’episodio appena riassunto è andato in scena nel pomeriggio di sabato, nel territorio del comune di Anzano del Parco. In carcere, accusato proprio della detenzione dello stupefacente ai fini dello spaccio, è finito un marocchino di trent’anni, Mennani Bouzekri, residente appunto nella Bergamasca.

Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro e l’operazione è stata comunicata alla procura di Como, finendo sul tavolo del pubblico ministero di turno, il pm Giuseppe Rose.

Nelle prossime ore lo straniero verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo. Al gip, in quella occasione, potrà fornire la propria versione dei fatti e cercare di dare una spiegazione al possesso di quei 70 grammi di cocaina già divisi in dosi che, sul mercato dello spaccio, sarebbero stati venduti ad oltre 6 mila euro.

L’operazione è stata compiuta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Como. Come detto, all’arrivo degli agenti, il sospettato ha prima cercato di nascondersi e di chiudersi in auto, poi – intuita la malaparata – ha tentato la fuga piedi venendo bloccato poco dopo.

Il tentativo di fuga gli è costato, oltre all’accusa di spaccio, anche quella di resistenza a pubblico ufficiale.

E non è tutto: la perquisizione personale e della vettura ha portato gli agenti della Mobile a recuperare non solo la cocaina, ma anche quattro anelli d’oro (sempre nascosti nella vettura) di cui l’arrestato non è stato in grado di fornire una spiegazione in merito al loro possesso.

Per questo motivo è stato indagato anche per l’ipotesi di reato di ricettazione.

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