Sicurezza, non solo le telecamere. Scendono in campo i cittadini
Erba, sono in arrivo quattro gruppi di controllo del vicinato, con un centinaio di aderenti. Copriranno tutti i quartieri della città. I responsabili in contatto con le forze dell’ordine
Erba
In attesa delle sette telecamere che verranno installate a breve, sono in arrivo quattro gruppi di controllo del vicinato animati da un centinaio di cittadini: «Copriranno tutte le aree della città, ci sarà poi un gruppo WhatsApp ristretto a cui parteciperanno solo i coordinatori e rappresentanti delle forze dell’ordine» dice il vicesindaco Simona Guerrieri. Il 2026 porterà anche un potenziamento dei sistemi di allarme degli edifici comunali.
La costituzione dei gruppi di vicinato, promossi dal Comune di Erba, arriva al termine di un lungo iter partito la scorsa primavera con la sottoscrizione di un accordo con la Prefettura. A quel punto il vicesindaco Guerrieri ha organizzato riunioni pubbliche per presentare il progetto, poi nel corso dell’autunno ha nuovamente riunito i cittadini interessati per raccogliere i nominativi.
Nei giorni scorsi si è tenuta la riunione finale di coordinamento dei quattro gruppi. Ognuno avrà un responsabile e un vice responsabile, gli aderenti sono già un centinaio.
«Abbiamo un gruppo per Buccinigo e Parravicino, uno per Erba alta e Crevenna, uno per il centro città e San Maurizio, un quarto per Arcellasco, Carpesino, San Bernardino e Bindella. I coordinatori dei quattro gruppi saranno in una chat ristretta in cui ci saranno anche rappresentanti dei carabinieri e della polizia locale per raccogliere segnalazioni» spiega il vicesindaco.
Nei prossimi giorni gli elenchi dei gruppi verranno comunicati alla Prefettura, dal momento in cui verranno aperti i gruppi WhatsApp i partecipanti potranno iniziare a segnalare persone e mezzi sospetti, atti vandalici e qualsiasi problema di ordine pubblico. Il fine è solo informare le forze dell’ordine e indirizzare le indagini.
«I gruppi resteranno sempre aperti alle nuove adesioni. A breve verrà pubblicato sul sito del Comune un modulo da compilare e inviare via mail al comando della polizia locale o all’ufficio protocollo per chiedere di essere inseriti, in base alla propria zona di residenza» conclude Guerrieri.
I primi messaggi sui gruppi WhatsApp di controllo del vicinato partiranno prima di Natale. All’inizio del 2026 sono attese altre novità sul fronte della videosorveglianza e della sicurezza negli edifici pubblici.
Grazie a un finanziamento di 128.179 euro concesso dal Ministero dell’Interno, l’amministrazione comunale installerà sette nuove telecamere di videosorveglianza: tre sono di contesto (piazza Padania, via Pascoli e parco Majnoni), quattro sono varchi di lettura delle targhe (corso 25 Aprile, via Alserio, via Valassina e via Fatebenefratelli).
Dal primo gennaio, infine, gli allarmi di quattro edifici pubblici - il municipio, le sedi distaccate di via Diaz e viale Magni, la biblioteca comunale - saranno collegati direttamente con la centrale di Sicuritalia, che invierà sul posto il proprio personale armato in caso di emergenza.
La biblioteca attende anche l’installazione di un sistema di videosorveglianza interno a circuito chiuso dopo dopo che fra la primavera e l’estate sono stati rubati oltre cinquanta volumi.
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