Su le mani per Stefano e Chiara: che favola l’argento mondiale

Lurago L’impresa di Glasgow e la festa in municipio a Meroni e Consonni. Il grazie ai due campioni di paraciclismo, e l’insegnamento a non mollare mai

«È bello ritrovare qui, questa sera, tanti luraghesi che ci hanno seguito tramite social e messaggi durante le nostre gare a Glasgow”.

Commosso e grato il luraghese Stefano Meroni, 36 anni, vicecampione del mondo di paraciclismo, insieme a Chiara Colombo, 19 anni, di Eupilio: insieme lo scorso 8 agosto hanno vinto la medaglia d’argento della velocità mista a squadre sui tandem di paraciclismo ai mondiali unificati di Glasgow. Un successo erbese, che nella serata di giovedì è stato celebrato nella sala consiliare di Lurago d’Erba. I due vicecampioni del mondo hanno ricevuto l’abbraccio di una sala consiliare gremita per l’occasione. Stefano e Chiara sono stati ricevuti dal sindaco Davide Colombo, e dal vicesindaco e assessore allo sport Paolo Consonni.

Tenacia

Da sempre sportivo e appassionato di sport in tutte le sue forme, Consonni ha fortemente voluto questo momento di festa per il concittadino Meroni e per la compagna di vittoria Colombo. Alla serata hanno partecipato parenti, familiari, amici, compaesani e tutto il mondo della Us Olympic, società sportiva dell’oratorio con il suo settore della ciclistica. Tanti, giovani e meno giovani, che hanno onorato la forza e la tenacia di questi due atleti, che hanno portato Lurago, Eupilio e in generale tutto l’Erbese sulle vette più alte del mondo ciclistico. I due campioni lo scorso 8 agosto avevano eseguito una prova davvero perfetta: hanno ceduto solo davanti al fortissimo team britannico.

I due tandem, guidati rispettivamente da Francesco Ceci ed Elena Bissolati, insieme a Stefano e a Chiara, hanno fatto vivere la grande emozione della finalissima. La vicenda umana e sportiva del neo vice campione del mondo è davvero da esempio per molti.

Meroni e suo padre Carlo, presente in sala, erano rimasti feriti in un incidente sul tandem a Bellano due anni fa durante un allenamento. Papà Carlo, che ha appena compiuto 67 anni, aveva chiesto al figlio una medaglia mondiale, e Stefano è stato di parola.

Affetto

Presente anche Fabio, fratello di Chiara, bronzo europeo e campione italiano nel paraciclismo. I tre ragazzi ipovedenti, hanno raccontato le loro storie e hanno fatto capire che nulla è impossibile e che la disabilità non deve rappresentare un limite.

«Grazie davvero a tutti per l’affetto che abbiamo sentito a Glasgow e che sentiamo questa sera in mezzo a voi – ha commentato Meroni – Ora si procede agli allenamenti e si guarda ai mondiali e alle paraolimpiadi del prossimo anno». Consonni ha ringraziato i vicecampioni e li ha additati ai più giovani come esempi da seguire. Erano presenti alla serata anche Stefano Pedrinazzi, presidente di Federciclismo Lombardia, e Antonio Molteni, presidente del museo del Ghisallo.

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