Tassa rifiuti, a Erba evasione al 10%: manca un milione

Erba I crediti del Comune per i tributi non pagati. I più vecchi risalgono al 2014, molti sono inesigibili. L’assessore Redaelli: «Allo studio le contromisure»

La città di Erba deve incassare oltre un milione di euro di vecchie partite Tari, con un tasso di evasione che nel 2021-2022 ha oscillato tra i 200mila e i 300mila euro all’anno.

Quando si parla di rifiuti l’attenzione è sempre concentrata sulle pecche del servizio e sugli aumenti tariffari, ma il tema dei mancati pagamenti non si può ignorare: «Il tempo della pazienza sta finendo - dice l’assessore alle finanze Matteo Redaelli - stiamo pensando a contromisure».

L’elenco

Nelle scorse settimane gli uffici tributi hanno stilato l’elenco delle partite Tari ancora da riscuotere. I crediti più vecchi risalgono al 2014, quelli più recenti al 2022: il totale è 1.081.187 euro in nove anni. La situazione più grave si registra negli anni più recenti, con 213.219 euro di crediti relativi al 2021 e 289.550 euro relativi al 2022. Se pensiamo che la tassa rifiuti dovrebbe fruttare quasi 2,5 milioni di euro all’anno, l’importo evaso è superiore al 10 per cento del totale.

È come se un erbese su dieci non pagasse la tassa rifiuti, anche se la semplificazione funziona fino a un certo punto. La tassa è suddivisa infatti tra nuclei familiari (7.589) e imprese (1.097): le utenze domestiche sono la grande maggioranza, eppure nel 2024 dalle famiglie arriverà “solo” il 48,49 per cento degli introiti contro il 51,51 per cento delle imprese che si ritrovano con conti molto più salati. Sul conto finale, un piccolo imprenditore che non paga pesa molto più di una famiglia.

I dati non tengono conto del 2023, perché la seconda rata relativa all’anno passato è scaduta solo poche settimane fa: per parlare di evasione è troppo presto; la sensazione, in ogni caso, è che si supereranno ancora i 200mila euro di mancati incassi.

Gran parte delle vecchie partite sono già in mano alle agenzie specializzate, Creset e Agenzia delle entrate-Riscossione, altre verranno assegnate a breve per il recupero crediti.

«Il tempo della pazienza sta finendo - dice l’assessore Redaelli - Stiamo pensando ad altre contromisure ancora da definire, che vadano oltre il recupero crediti: parliamo di una tassa da cui dipendono la pulizia e il decoro della nostra città, quello che non pagano direttamente gli erbesi lo deve mettere il Comune distraendo fondi da altri settori».

Migliorie

L’amministrazione, ricorda Redaelli, «è consapevole che il servizio di gestione dei rifiuti è migliorabile. Raccogliamo le lamentele dei cittadini, i nostri uffici inviano segnalazioni quotidiane a Service 24 come hanno sempre fatto anche con i passati gestori; nei giorni scorsi l’assessore all’ambiente Alessio Nava ha anche scritto una lettera alla società chiedendo maggiore attenzione. Questo per dire che siamo i primi a chiedere un servizio all’altezza, ma quel servizio va anche pagato».

Per andare incontro agli erbesi, conclude l’assessore, «abbiamo previsto la possibilità di addebitare direttamente la Tari su conto corrente con uno sconto del 5% sull’importo: in questo modo si risparmia qualcosa e non ci si può dimenticare di pagare. Massima disponibilità a parlare con chi è in difficoltà economiche, cittadini e imprese, ma gli altri non hanno scuse».

© RIPRODUZIONE RISERVATA