Tasse non pagate, a Erba scattano i pignoramenti

Decine di cittadini e imprese si sono ritrovati con il conto corrente bloccato dalla società di recupero crediti. L’assessore Redaelli: «Procedura appena avviata, molti hanno iniziato a versare l’arretrato o a chiedere dilazioni»

Erba

Decine di cittadini e società erbesi si sono ritrovati con il conto corrente pignorato dalla Sogert Spa, la società di recupero crediti incaricata dal Comune di incassare vecchie tasse e imposte. A Erba la lotta all’evasione non si era mai spinta fino a questo punto: i primi pignoramenti risalgono al mese di marzo, in consiglio comunale l’assessore alle finanze Matteo Redaelli ha detto che qualcuno ha già iniziato a pagare o sta concordando piani di rientro con la società.

Il tema della lotta all’evasione è stato sollevato dalla capogruppo del Pd, Alberta Chiesa, che ha chiesto conto delle attività e dei risultati conseguiti dalla nuova società di recupero crediti.

Società napoletana

Sogert, che ha sede a Grumo Nevano nella città metropolitana di Napoli, ha ottenuto l’incarico per la riscossione delle entrate tributarie (Imu e Tasi) ed extratributarie (sanzioni stradali) nel biennio 2024-2025; la società ha preso il posto di Agenzia delle entrate-Riscossione, che non aveva conseguito i risultati sperati dall’amministrazione comunale.

«Lo scorso anno a Sogert sono stati affidati crediti da riscuotere per 1,6 milioni di euro» ha spiegato Redaelli. «I tempi sono lunghi, perché bisogna inviare un avviso al contribuente, attendere una risposta, per poi procedere eventualmente con ingiunzione fiscale e pignoramento».

Fino all’ingiunzione fiscale il discorso è già sentito, la novità sta nel pignoramento. «Solo nel mese di marzo 2025 sono stati effettuati i primi pignoramenti presso terzi, la maggior parte degli incassi li vedremo quest’anno» dice l’assessore. «La società ci ha trasmesso un lungo elenco di pignoramenti. Qualcuno ha iniziato a pagare, qualcuno si sta accordando con la società per un dilazionamento».

I cittadini e le società interessate sono decine, la maggior parte dei pignoramenti sono partiti per poche centinaia di euro ma non mancano debiti molto più grossi. Il tema è delicato, i numeri precisi restano top secret; in ogni caso qualcuno ha pagato immediatamente dopo aver ricevuto la telefonata dalla banca, per altri saldare il debito richiederà tempo e qualche sacrificio.

Il pignoramento pressi terzi è una procedura esecutiva prevista nella fase finale della lotta all’evasione, l’arma da mettere sul tavolo quando il debitore si ostina a non pagare nonostante gli avvisi di accertamento e le ingiunzioni.

Addio Agenzia

In passato i pignoramenti non erano mai stati effettuati a Erba, ma la società di riscossione è stata cambiata proprio per ottenere risultati migliori in termini di lotta all’evasione. Il tema venne discusso alla fine del 2023, quando il Comune decise di lasciare Agenzia delle entrate-Riscossione: all’epoca l’assessore Redaelli parlò anche della mancanza di un referente a cui potessero rivolgersi i cittadini e gli stessi funzionari comunali.

Le risposte di Sogert, a quanto risulta, sono solerti. La società è in contatto costante con i funzionari dell’ufficio tributi ed è pronta a rispondere ai cittadini che chiedono di sanare la propria posizione debitoria. Per sapere quanto sarà stato effettivamente riscosso, tra pagamenti spontanei e pignoramenti, bisognerà attendere la fine dell’anno, quando il Comune dovrà anche decidere si rinnovare l’incarico alla Sogert dopo il primo biennio di attività.

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