Travolto da moto pirata: «Salvo per miracolo, aiutatemi a trovarlo»

Albese con Cassano L’appello di un ciclista di Camnago centrato da un mezzo all’altezza della parrocchiale: «Senza casco e protezioni, non sarei qui a raccontarlo»

Una tranquilla uscita in mountain bike in compagnai del figlio ha rischiato di trasformarsi in una tragedia per Massimo Bertola, un uomo residente a Camnago, rione di Como. Il ciclista è stato investito da una moto, parrebbe senza targa, sulla vecchia provinciale per Como all’altezza della chiesa parrocchiale e di piazza Motta, in comune di Albese. 

E adesso il ciclista di Como  vuole trovare il pirata che ha provocato l’incidente e si è poi allontanato. Dopo la caduta il ciclista è rimasto incosciente per diverse ore a causa del trauma cranico che gli ha provocato anche il ricovero in ospedale.

La ricostruzione

Una vicenda inquietante, oggetto anche di indagini da parte delle autorità. E’ proprio Bertola a ricostruire cosa è accaduto, anche se non se lo ricorda nei particolari ed è costretto a far ricorso a quanto riportato dai testimoni: «Sabato ho deciso di andare con mio figlio in mountain bike fino alla Baita Bondella a Brunate, una bella attività in bicicletta anche piuttosto impegnativa. E proprio per questo motivo avevo deciso di indossare il casco e le protezioni per il downhill. Probabilmente proprio queste protezioni mi hanno evitato danni maggiori. Tornati a Tavernerio ho mandato mio figlio verso casa mentre io mi sono diretto verso il mio meccanico di biciclette che si trova ad Albavilla. Rientrando verso casa poi, attorno alle 15,30, è successo l’incidente ».

Il ciclista in realtà ricorda poco: «Quello che racconto mi è stato riportato da chi ha visto, io ricordo al massimo l’uscita in bici. Ero all’altezza della chiesa parrocchiale di Albese con Cassano quando un motociclista che stava impennando ha perso il controllo della sua moto e ha invaso la corsia opposta proprio dove mi trovavo io. Da quello che mi hanno raccontato la moto non aveva la targa e dopo l’impatto con la mia bicicletta non si è fermata, ma ha proseguito la sua corsa, allontanandosi».

Denuncia contro ignoti

Bertola è logicamente alterato del comportamento del motociclista: «Ero a terra privo di sensi, mi sono ripreso praticamente solo domenica e non riuscivo a comprendere perché mi trovavo in ospedale al Sant’Anna di San Fermo. A questo punto vorrei tanto individuare il motociclista, è già stata presentata una denuncia contro ignoti e ieri pomeriggio ho parlato anche con la polizia locale di Albavilla che si occupa anche di Albese con Cassano».

Di qui l’appello: «Se qualcuno ha visto qualcosa o è in grado di consentirmi di identificare quel motociclista può contattare la polizia locale di Albavilla. Per quanto mi riguarda credo sia scandaloso che ci siano motociclisti che si comportano in questo modo ed è oltretutto illogico che circolino motociclette senza targa. È un pericolo con cui noi ciclisti conviviamo anche sui sentieri».

Trauma cranico a parte, il ciclista di Camnago non ha riportato particolari conseguenze fisiche: «Ho ripartato alcuni traumi sul corpo dovuti alla caduta e i muscoli sono ancora intorpiditi ma mi dicono siano sia normale in queste situazioni, la conseguenza più grave è stata il trauma cranico: ho un vuoto di memoria in pratica di mezza giornata. Fortunatamente ero protetto dal casco e da un abbigliamento adatto e questo mi consente di essere ancora qui a raccontare quanto accaduto».

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