
(Foto di butti)
La telenovela Il primo tratto è aperto dal 2015, ma per il secondo la Regione ha bussato a Roma. Tra le priorità inviate ad Anas progetto e variante: senza fondi però non si fanno passi avanti
Le prime auto - dopo oltre trent’anni di attesa - hanno iniziato a transitare sull’asfalto della “tangenziale di Como” nel 2015, ma di strada ne hanno potuta fare ben poca. Meno di tre chilometri - a pagamento - che, da allora, sono rimasti tali.
Il completamento dell’opera definita (con il tratto varesino) «prioritaria» su tutto il sistema Pedemontano rischia ora di restare un miraggio lasciando la strada un’eterna incompiuta. Nel 2009 i secondi lotti non vennero infatti inseriti nei piani finanziari, benché la progettazione arrivò comunque in fase molto avanzata (al progetto definitivo) e, da allora, dopo essere stato bollato come «troppo costoso» (il costo di realizzazione del tratto tra Albate e Albese era schizzato a 830 milioni di euro) è rimasto sulla carta.
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