Vandali al centro sportivo, arriva il sindaco e i ragazzi lo insultano

Anzano del Parco Il primo cittadino è intervenuto per la presenza di persone all’interno della struttura. Rivetti: «Sono disponibile a un incontro con i giovani in Comune»

Ancora una volta vandali, tutti ragazzi per la maggior parte minorenni, forzano accesso alla tensostruttura del campetto del centro sportivo: interviene lo stesso sindaco, Alberto Rivetti, e si prende pure gli sfottò e gli insulti dei ragazzi. Situazione insostenibile quella del centro sportivo di via Valera, nella parte bassa del paese, che è esplosa nel pomeriggio di domenica. Il sindaco non ci sta e non nasconde rassegnazione e delusione per l’accaduto, ciliegina sulla torta di una situazione che si trascina da anni.

Domenica pomeriggio

Rivetti domenica pomeriggio, complice anche il bel tempo e il concomitante mercatino in Valera, ha fatto un giro al centro sportivo comunale, gremito da centinaia di persone: all’interno sorge anche il Caffè degli artisti, frequentatissimo bar del centro sportivo. Sul retro c’è la tensostruttura, che negli ultimi anni è stata oggetto, anche recentemente, di ripetuti vandalismi: accessi forzati, teli tagliati, reti delle porte rotte, pluviali divelti. La tensostruttura, a differenza dei campi all’aperto, che sono, come quello del basket, in gran parte aperti e utilizzabili, è chiusa, ma i ragazzi forzano, tagliano, rompono e accedono lo stesso.

Così si è ripetuto anche domenica: Rivetti, trovandoli all’interno, è intervenuto, chiedendo ai ragazzi cosa ci facessero in una proprietà privata senza autorizzazione. Di risposta, come lo stesso sindaco racconta, ha avuto sfottò e insulti: «Che cosa vuoi tu – dove il che cosa è reso per evitare volgarità – Chi sei tu? Cosa vuoi da noi?». Questo il tenore delle risposte dei ragazzi, che non hanno avuto alcun rispetto per il sindaco.

La segnalazione

«Mi sono inalberato e ho detto chiaro e tondo che, visto l’atteggiamento, avrei chiamato i carabinieri – racconta Rivetti – che poi sono intervenuti. I carabinieri di Lurago d’Erba da tempo conoscono nomi e cognomi e conoscono quello che accade: sono ragazzi del paese, di Alzate Brianza, di Lurago d’Erba e anche di Fino Mornasco, gran parte tutti della zona. I carabinieri hanno le chiavi per accedere al centro sportivo, abbiamo anche le guardie giurate che passano alla notte, ma non cambia nulla».

«E’ intervenuto un papà, dicendo che erano tutti suoi nipoti e che non c’entravano. Qui non è questione di colpe, ma di capire che c’è un’emergenza e che va affrontata. Chiedo a tutti che mi dicano come e cosa fare. Io non intendo, come già fatto, buttare altri soldi pubblici per riparare cose che spaccano il giorno seguente».

Rivetti ha chiamato direttamente anche l’ex sindaco, Ferdinando Mazara, che spesso segnala sui social i danni e le mancate manutenzioni da parte del Comune: «Ho chiesto una mano anche a lui: vorrei che si capisse che il problema non è nelle mancate manutenzioni, ma negli autori di questi atti», chiosa il sindaco, che cerca, nonostante tutto, di tendere una mano: «Invito i ragazzi incontrati, che vengano in Comune per spiegare a loro la mia posizione e capire le loro esigenze. Ovviamente, anche i loro genitori sono invitati. Tra le opzioni ci può essere quella che non comprendiamo le loro esigenze e forse si può trovare una soluzione».

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