Varchi leggi-targa pronti, ma spenti: «Cinque mesi di attesa per collegarli»

Canzo L’irritazione degli amministratori comunali per le telecamere ai confini del paese. Lavori conclusi, si aspetta invano l’intervento dell’Enel. Ecco la mappa della sicurezza

Se ne parla ormai (invano) da un anno. Già, perché i tre varchi leggi-targa deliberati nell’aprile del 2022 e che avrebbero dovuto essere operativi già in estate, in realtà continuano ad essere “spenti”. Tutta colpa, manco a dirlo, di una burocrazia farraginosa.

L’ultimo problema, per capirci, è il collegamento alla rete elettrica. Da almeno tre mesi si attende che l’Enel intervenga per completare l’allacciamento e consentire quindi di metterli in funzione.

La richiesta

«A noi la richiesta di collegamento alla nostra rete per l’unico varco che si trova nel nostro territorio da parte del Comune di Canzo è di circa tre mesi fa – spiega il sindaco di Castelmarte Elvio Colombo - La gestione dell’intervento è comunque di Canzo e in particolare della polizia locale».

Dalla polizia locale spiegano l’andamento dei lavori: «I varchi sono stati collaudati e sono perfettamente funzionanti. Stiamo aspettando Enel per il collegamento definitivo alla rete – aggiunge il comandante della polizia locale Daniele Proserpio - Un’attesa che si protrae da quattro-cinque mesi, anche in teoria l’impianto può definirsi completato».

Il consigliere comunale di maggioranza Pierluigi Paredi fa professione di ottimismo: «Siamo convinti che a giorni verranno posizionati i contatori e potrà partire il servizio».

Un servizio particolarmente atteso. I varchi controlleranno le automobili inserite in una sorta di “black list”: quindi auto rubate o segnalate per essere state usate per qualche attività malavitosa e sarà controllato anche il regolare pagamento dell’assicurazione e l’avvenuta revisione.

L’intervento è stato finanziato dal Borgo Ospitale per 136mila euro, quindi realizzato dalla Comunità montana del Triangolo Lariano. I varchi sono stati posizionati sulle provinciali 40 e 41, due in Comune di Canzo e uno in Comune di Castelmarte ma per controllare comunque i veicoli diretti verso Canzo.

Il primo varco si trova in via Alessandro Volta in prossimità dell’intersezione con via Segrino, posato in pratica all’altezza dell’ultimo incrocio prima del Lago Segrino scendendo da Canzo: incrocio con la strada che porta allo Chalet. Il secondo varco sempre sulla Sp 41 in questo caso in via Alessandro Verza in prossimità del confine col Comune di Asso, all’altezza all’incirca della cascata della Vallategna. Ultimo varco sulla Strada provinciale 40 all’intersezione con Via Lambro nel Comune di Castelmarte, all’altezza dell’autolavaggio.

Protesta

In questo modo i tre varchi renderanno impossibile arrivare al centro di Canzo senza il controllo elettronico delle targhe dei veicoli in transito. «Il sistema sarà collegabile eventualmente anche all’ufficio di Polizia della Questura di Como, alla stazione dei Carabinieri di Asso al fine di garantire una maggiore efficienza nell’analisi dei dati rilevati, mediante l’analisi dei transiti veicolari, poi memorizzati in un’ unica banca dati – si legge nella delibera di Canzo - L’analisi dei dati può essere effettuata: per varco, per targa, per modello veicoli o infine per allert (black list)».

Anche in consiglio comunale si è parlato dei varchi, il capogruppo di maggioranza Vincenzo Salvo ha spiegato: «Aspettiamo Enel che venga a mettere la corrente», il sindaco Giulio Nava ha aggiunto: «Per mettere il contatore sembra servano anni luce».

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