«Addio don Franco: sessant’anni per la città»

Mariano Comense Chiesa del Sacro Cuore gremita questo pomeriggio per l’addio al sacerdote scomparso a 87 anni

Mariano Comense

La riproduzione di una Vespa tutta rossa con in sella don Franco Monti.

Così la comunità di Mariano ha reso omaggio al sacerdote scomparso a 87 anni nel giorno del suo funerale che si è svolto ieri pomeriggio di ieri, sotto le arcate del Sacro Cuore, la chiesa da lui ampliata per portare verso l’alto lo sguardo della comunità grazie alla realizzazione della torre campanaria tra gli anni Ottanta e Novanta.

La statuina, infatti, dà concretezza a uno scatto immortalato dagli occhi di centinaia di persone, tanto da entrare nell’immaginario collettivo: quello che vede il sacerdote percorrere, sulle due ruote, la città per farsi vicino al prossimo.

«Qui tutto parla di don Franco che ha dedicato a Mariano i sessant’anni del suo sacerdozio» ha aperto l’omelia il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, monsignor Erminio De Scalzi. Poche parole per sintetizzare il cammino del sacerdote che, arrivato nel ’65 in città, ha saputo dare a questa un rinnovato oratorio, abbattendo e ricostruendo quello di San Rocco, prima di rivolgere il suo impegno al quartiere di Sant’Ambrogio dove ha realizzato l’oratorio, alzato la torre campanaria e ampliato la chiesa del Sacro Cuore, creando l’omonima comunità di cui è diventato parroco il giorno dell’Immacolata del 1982.

Il suo corpo ora riposa nella cappella dei preti che si apre al cimitero di via dei Cipressi. «Don Franco mi diceva sempre “Non vi libererete facilmente di me” – ha ricordato il parroco don Luigi Redaelli invitando i presenti non a essere testimoni della sua eredità ma a raccogliere il suo testimone – Non dobbiamo ripetere le cose fatte sessant’anni fa, ma dobbiamo portare avanti il suo spirito».

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