
Anni di violenze alla compagna: indagini chiuse
Erbese Chiusa l’indagine: avrebbe picchiato la donna anche davanti al figlio. Le accuse: maltrattamenti in famiglia e stalking
Erba
Anni di maltrattamenti in famiglia, ai danni della compagna di 30 anni e in presenza del figlio minore, violenze andate in scena in un periodo compreso – secondo quella che è l’accusa della Procura di Como – dall’ottobre del 2018 fino al mese di luglio del 2022. Poi, dopo un episodio deflagrante datato 5 luglio, che aveva portato anche alla distruzione del telefono cellulare, la vittima aveva deciso di interrompere quella relazione malata.
Tuttavia, le problematiche non erano finite, tramutandosi in quell’ipotesi di reato di stalking che è andata ad aggiungersi sul capo di un ragazzo italiano di 35 anni, residente nell’Erbese, che è stato ora chiamato a risponderne.
Situazione insostenibile
La procura infatti ha chiuso in queste ore le indagini nell’ambito del fascicolo che lo riguarda e che, come detto, ha ipotesi di reato che vanno dalle molestie – dopo la fine della relazione – ai maltrattamenti in famiglia per i quattro anni precedenti.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri della stazione di Asso. L’indagato ha ora tre settimane di tempo per poter fornire al pm titolare del fascicolo, il dottor Giuseppe Rose, la propria versione dei fatti prima che il magistrato decida come proseguire. La vittima, che è una ragazza trentenne di Erba, sarà invece rappresentata dall’avvocato Roberto Melchiorre.
Torniamo però a quelle che sono le accuse fin qui formalizzate nel capo di imputazione. L’uomo, 35 anni, è accusato di aver maltrattato la compagna anche davanti al figlio minore, ed anche quanto la donna era in stato di gravidanza. Maltrattamenti non solo fisici, che avvenivano «più volte alla settimana» con calci e insulti, impedendo alla donna di poter frequentare gli amici e vedere la famiglia.
Calci e insulti
Una serie di vessazioni iniziate nel 2018 e proseguite fino alla decisione della vittima di interrompere la relazione, dopo che l’uomo – in uno scatto d’ira – le aveva rotto il telefono.
Da allora tuttavia, le pressioni non erano finite ed erano anzi proseguite con messaggi e minacce, ma anche telefonate a tutte le ore del giorno e della notte. Per questo motivo, la procura di Como contesta all’indagato non solo i maltrattamenti in famiglia ma anche lo stalking, iniziato dal 6 luglio del 2022 e continuato fino a quando la compagna aveva deciso di raccontare tutto alle forze di polizia, nel settembre dello stesso anno, dando l’avvio al fascicolo penale che ora rischia di approdare in aula.
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