Artigiano, ma anche artista
L’addio a Umberto Battaglia

Menaggio, eccezionale lavoratore del rame e animatore della vita sociale Per mezzo secolo è stato il presidente della delegazione di Confartigianato

Menaggio

La comunità menaggina, il territorio e Confartigianato piangono la scomparsa di Umberto Battaglia, storica figura del paese e su più fronti. Avrebbe compiuto a breve 93 anni e nella sua professione, la lavorazione del rame, era considerato un autentico artista: nel suo laboratorio nei pressi dell’incrocio semaforico ha lavorato con innata passione fino a oltre gli 80 anni.

Ma in paese Battaglia è sempre stato impegnato a livello sociale per più cause: è stato l’anima del Comitato per i gemellaggi con Allevard e Wolperswewende (con la cittadina tedesca ricorrono proprio in questi giorni i 30 anni del rapporto), di cui era presidente, ed è stato a lungo anche responsabile della gestione della colonia Lusardi.

Persona avveduta e capace, ha fatto davvero molto per il territorio, sempre in punta di piedi. «La sua famiglia è originaria della Val Cavargna – ricorda il professor Ezio Munno, suo amico e artefice di iniziative comuni – A Menaggio ha iniziato ad essere prezioso con il sindaco Luciano Erba e lo è stato fino all’ultimo con i primo cittadino in carica, Michele Spaggiari. Lo ricordo soprattutto per la sua disponibilità: in un’occasione, quando avevamo in paese un nutrito gruppo di universitari stranieri, andai da lui a chiedergli se riusciva a preparare degli oggetto ricordo in rame con lo stemma di Menaggio: lavorò anche di notte pur di consegnare in tempo quanto richiesto».

E’ vicina alla famiglia anche l’Amministrazione comunale e lo ricordano con affetto e stima funzionari e colleghi della Confartigianato, all’intero della quale Battaglia ha operato per oltre cinquant’anni, ricoprendo a lungo il ruolo di presidente della Delegazione di Menaggio:

«Una figura storica per gli artigiani del Centro e Alto Lario, assieme al compianto Domenico Gilardi di Cremia – commenta Francesco Vitale, per oltre un decennio segretario della stessa realtà locale – Per me, in particolare, è stato una sorta di secondo padre e si è sempre prodigato anche per tante altre buone cause. Lo si può considerare un pezzo di storia del territorio».

Anche il presidente di Confartigianato Como, Roberto Galli, dedica un suo ricordo al prezioso socio scomparso: «E’ stato un dirigente storico, che ha saputo lavorare bene a tutti i livelli, fino alla presidenza della Delegazione del territorio. Uomo di associazione, capace di unire e di affrontare sempre al meglio le problematiche con intelligenza e buon senso. Siamo vicini ai suoi famigliari».

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