Astronomi protestano a Capitol Hill contro i tagli di Trump alla Nasa

Centinaia di astronomi si sono riuniti il 6 ottobre davanti alla sede del Congresso degli Stati Uniti per sostenere la protesta contro i tagli alle missioni scientifiche della Nasa indetta dalla Planetary Society, una delle più grandi organizzazioni indipendenti dedicate allo spazio e alla divulgazione scientifica, con membri in tutto il mondo.
Al grido di 'salviamo la scienza della Nasa", il Ceo della Planetary Society Bill Nye è intervenuto per spiegare l'impatto dei tagli di Trump durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche rappresentanti dell'American Astronomical Society, dell'American Geophysical Union e dell'American Institute of Aeronautics and Astronautics.

" Non stiamo parlando di ritardi nell 'esplorazione scientifica , stiamo parlando della sua fine ", ha dichiarato Nye. "Questi tagli proposti costringerebbero all' interruzione prematura di decine di missioni : sonde perfettamente funzionanti verrebbero spente senza esitazione, e lo sviluppo di ogni futura missione scientifica verrebbe bruscamente fermato". La Planetary Society sottolinea che il programma Mars Sample Return verrebbe tagliato del tutto, mentre l'osservatorio a raggi X Chandra verrebbe gradualmente eliminato e il telescopio Spaziale soman subirebbe un ritardo significativo.

"Le aziende commerciali possono fornire il trasporto in orbita e alcuni componenti essenziali per i veicoli spaziali, ma quando si tratta di esplorazione, non esiste un'opzione privata ", ha aggiunto Nye. " Non c'è alcun interesse economico per la ricerca di vita extraterrestre . Non c'è alcun profitto da ricavare studiando la misteriosa tempesta polare di Saturno". Eppure "la scienza della Nasa è un vero affare: per ogni dollaro speso - ha ricordato Nye - ne ritornano almeno tre nell'economia . Solo nel 2024 , l'investimento della Nasa nella scienza ha generato oltre 20 miliardi di dollari di crescita economica e ha sostenuto più di 80.000 posti di lavoro in tutti i 50 Stati".

La protesta a Capitol Hill si è svolta durante la prima settimana di shutdown del governo, con oltre 15.000 dipendenti della Nasa in congedo forzato e la maggior parte delle attività scientifiche sospese. Il Congresso probabilmente tornerà a discutere i finanziamenti destinati all'agenzia spaziale una volta terminata la chiusura, ma al momento non ci sono indicazioni su quando ciò avverrà. Nelle prossime settimane, la Planetary Society e i suoi sostenitori intendono continuare a fare pressione sui legislatori.

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