Avis, tanti alla sagra. Sempre in crescita,
anche le donazioni

Olgiate Comasco. Un pienone all’edizione numero 51. Sono in costante aumento le iscrizioni, a quota 1.085. Il presidente Bianchi: «Importante il ruolo dei giovani»

Olgiate Comasco

Pienone alla cinquantunesima edizione della Sagra avisina, svoltasi nel weekend in Pineta.

Organizzata dal locale gruppo Avis in collaborazione con gli Alpini di Olgiate e la Pro loco e col patrocinio del Comune, ha richiamato circa 1.500 persone. Sano agonismo sabato pomeriggio coi giochi interavisini. Sfida sullo stile di Giochi senza frontiere vinta da L’Alveare, seguito da Avis Bulgarograsso, Sos Olgiate Comasco e Avis Olgiate. Da tutto esaurito l’aperitivo Mojito alpino, le proposte della cucina-griglia e dell’Osteria ’62 con specialità del territorio.

Molto apprezzati il concerto tributo a Ligabue (sabato) con la band “Da Zero a Liga” e l’omaggio ai cantautori italiani in chiave jazz-folk (ieri) della “Mdf Band”. Clima gioioso ieri al pranzo (circa 100 commensali) con menu a base di prodotti lariani cucinati da Alpini e Pro loco e, nel pomeriggio, spettacolo di cheerleading a cura del gruppo “Can I Play with Madness – squadra tigers”, esibizione di combattimento con “Real kombat system” e attività ludiche per i più piccini. Per tutta la festa banchetti informativi per promuovere Avis e la donazione di sangue, che resta l’obiettivo principale della sagra. Raccolte nuove iscrizioni, in aggiunta al già positivo bilancio dei primi otto mesi dell’anno.

Al 31 agosto i donatori hanno raggiunto quota 1.085 (erano 1.037 a inizio anno), ne sono entrati 86 e usciti 38. Rispetto allo stesso periodo del 2024, quest’anno le donazioni sono aumentate del 13,07%: 1.116 a fine agosto 2025 (di cui 342 di plasma e 774 di sangue), erano 987 a fine agosto 2024 (220 di plasma, 767 di sangue).

«Questa crescita è frutto del passaparola, essere presenti sul territorio con iniziative, partecipazione a eventi anche promossi da altre associazioni, banchetti e informazioni su media e social – afferma il presidente Massimiliano Bianchi – I giovani aiutano molto nell’attività promozionale e danno speranza per il futuro, accanto ai volontari storici senza i quali iniziative come la Sagra avisina non sarebbero fattibili». Valore del volontariato e del dono di sé rimarcato dal collaboratore parrocchiale, don Alberto Dolcini, durante la messa al campo: «Diventare discepoli di Gesù significa diventare persone che fanno della propria vita un dono gratuito a servizio degli altri, soprattutto quando si trovano maggiormente in difficoltà. E non si può non pensare al servizio svolto, in maniera spesso nascosta, proprio dall’Avis».

Festa nel segno dell’amicizia e collaborazione. «Siamo contenti dell’ottima risposta della gente, sempre molto legata alla nostra Sagra e all’Avis, condividendo con noi l’importanza del valore della donazione del sangue e della donazione in generale – afferma il presidente – La forza della Sagra avisina è data anche dal generoso apporto di tanti volontari avisini e dal supporto delle associazioni (Alpini, Pro loco, Corpo musicale) e dell’amministrazione comunale. Tante persone (circa un centinaio) che, davanti e dietro le quinte, lavorano per questa festa, riconoscendosi nei valori che veicola».

Il sindaco Simone Moretti: «La Sagra avisina è uno degli appuntamenti storici tradizionali della vita olgiatese, è un piacere esserci, essendo anche da qualche anno parte della famiglia avisina». Alessandro Fumagalli, capogruppo delle locali penne nere: «Gli Alpini hanno tante divise, oggi vestiamo quella dell’Avis».

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