Bollette in discesa. «La crisi energetica
è davvero finita»

Erba Il crollo riguarda soprattutto il comparto del gas. A maggio il Comune ha pagato il 78 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Redaelli: «Grazie anche a comportamenti virtuosi»

I primi timidi segnali risalgono ad aprile, a maggio arrivano le certezze. La crisi energetica in città sta davvero passando: per oltre un anno il Comune di Erba ha pagato cifre elevatissime per riscaldare e illuminare gli edifici pubblici, dal municipio alle scuole, ma le bollette si stanno finalmente ridimensionando. Il crollo, in particolare, riguarda il comparto del gas: la bolletta di maggio 2023 è calata del 78 per cento rispetto a quella di un anno prima.A parlare sono i numeri, pubblicati dall’Agenzia per l’Italia Digitale che tiene conto delle spese di tutti gli enti locali, in ogni comparto. Se consideriamo i primi cinque mesi del 2022 e i primi cinque mesi del 2023, la spesa per luce e gas è sostanzialmente la stessa; il punto è che nel primo trimestre 2023 il Comune ha speso molto più che nel 2022 e le bollette hanno iniziato a ridimensionarsi solo ad aprile (quando però i costi di luce e gas all’ingrosso erano già crollati da mesi).

Con i dati di maggio sottomano, si può finalmente parlare di superamento della crisi. Un discorso che vale soprattutto per il gas. Se le bollette di aprile 2023 erano complessivamente in calo del 35 per cento rispetto a quelle di aprile 2022, a maggio 2023 - rispetto allo stesso mese dell’anno precedente - il calo raggiunge il 78 per cento: da 33.302 euro a soli 7.145 euro.Tenendo conto che il prezzo del gas all’ingrosso ha raggiunto cifre (al ribasso) che non si vedevano da prima dello scoppio della guerra in Ucraina, tutto lascia pensare che anche nei mesi successivi i risparmi rispetto al 2022 si possano consolidare.

Sul fronte dell’energia elettrica la riduzione delle bollette è meno evidente, ma persiste. Ad aprile 2023 le bollette hanno registrato un calo dell’11 per cento rispetto allo stesso mese del 2022, a maggio il calo rispetto al 2022 prosegue e si assesta sul 9 per cento (da 86.613 euro a 78.486 euro). Le cifre restano alte, soprattutto se paragonate al calo del gas, ma si consolida una flessione dopo mesi di aumenti.Nelle scorse settimane, il consiglio comunale ha approvato una variazione di bilancio che comprende 128.782 euro di aiuti statali per fronteggiare le maggiori spese di luce e gas. «Con la variazione - spiega l’assessore alle finanze Matteo Redaelli- abbiamo preso atto di fondi che sono arrivati all’inizio dell’anno. La speranza è che sia davvero l’ultimo aiuto dallo Stato, significherebbe tornare a costi sostenibili e comprensibili per le utenze».

Gli ultimi dati di primavera lasciano ben sperare. «Contiamo che la riduzione dei costi si consolidi, grazie anche a comportamenti virtuosi negli edifici pubblici, perché al di là degli aiuti statali lo scorso anno abbiamo impegnato molti fondi comunali per far fronte agli aumenti energetici. Da amministratore è frustrante utilizzare i soldi pubblici per sopperire a queste spese quando si potrebbero utilizzare per andare incontro alle reali necessità dei cittadini».

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