Brienza: «Ci è mancata la sfacciataggine»

Interviste «Abbiamo disputato una buona partita, ma contro squadre di questo calibro, serve essere al limite della perfezione»

Cantù

L’insieme gli è piaciuto. Cos’è mancato a Cantù per competere con Bologna? «Un po’ sfacciataggine, specie all’inizio». Coach Nicola Brienza registra progressi nella squadra, anche a fronte della sconfitta contro la Virtus. Un passettino alla volta, le cose stanno cambiando. «Abbiamo disputato una buona partita, ma contro squadre di questo calibro, serve essere al limite della perfezione. Volevamo correre molto, giocare a metà campo sarebbe stato difficoltoso. Siamo stati bravi nella gestione delle palle perse, per non dare extra vantaggi agli avversari».

L’impresa ardua, si sapeva, Cantù ha provato a mettere qualche sassolino nell’ingranaggio quasi perfetto della Virtus Bologna: «Loro hanno percentuali da eccellenti nel tiro da 2: abbiamo chiuso l’area e cercato di sporcare le conclusioni. I rimbalzi in attacco – ecco un punto dolente sottolineato da Brienza - ci sono costati tanto. Alla squadra ho detto che all’inizio ci si poteva credere un po’ di più. Nel primo tempo, serviva magari un po’ più di sfacciataggine».

Altri elementi da sottolineare: «Abbiamo chiuso con 28 assist, abbiamo provato a muovere il pallone, siamo riusciti a prendere tanti tiri aperti: i 9 assist di Gilyard potevano essere 15».

Poi, ovviamente, Cantù si è scontrata contro la forza granitica della Virtus: «Quando abbiamo fatto lo sforzo per dare credito alle nostre possibilità, loro puntualmente ci hanno piazzato una tripla in transizione. Quasi per dirci: “state lì”. Questa partita era un’opportunità, ora arriva la pausa, cercheremo di farci trovare pronti al rientro».

Tra buone prestazioni e vari progressi, ancora una giornata di poca sostanza per Bowden, in campo per soli 7 minuti: «È una scelta tecnica mia, figlia anche delle situazioni. Basile però è tornato a fare quello che sa fare con confidence, bene anche i play e Bortolani, ma manca qualcosa».

Forse, anche un giocatore in grado di dare il via alle rimonte: «Il guy to go non ce l’abbiamo. Gilyard? Non può gestire e segnare. Quel giocatore lo stiamo cercando nella squadra».

Impossibile non spendere due parole su Ballo, una presenza forte sotto i tabelloni: «Lui ha bisogno di essere innescato, non è un giocatore da post basso. Bisogna essere bravi nel servirlo nel modo giusto. Oltre ai soliti Gilyard e De Nicolao, è stato bravo anche Bortolani, con due assist per Ballo. Se la palla arriva nella maniera giusta dal play e anche da altri, allora magari le cose migliorano».

Considerazioni finali: «Il livello è alto, tutti però devono diventare importanti anche dopo tre errori di fila. Speriamo che tutti possano, non piano piano a questo punto, ma “veloce veloce” crescere e fare le cose che servono per vincere».

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