
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Sabato 11 Ottobre 2025
Brienza: «Dimentichiamo Trento. Che bello con i tifosi»
Intervista È stata una settimana decisamente migliore rispetto alla scorsa, c’è stata molta partecipazione e ci siamo allenati bene come nel preseason
Cantù
Cantù-Reggio Emilia, una partita con tanti significati? Per coach Nicola Brienza, ne ha solo uno: «È la prima in casa, vale 2 punti ed è importante per il raggiungimento dell’obiettivo. Dovremo essere più performanti rispetto a Trento, e ci vuole poco, con la consapevolezza che bisogna entrare con testa e corpo nel campionato». Torna a parlare il tecnico di Cantù, per presentare la sfida contro Reggio Emilia, dopo il pesante -40 subito a Trento. Non è una conferenza stampa come tutte le altre, non lo sarebbe stato comunque alla vigilia della prima in casa dopo 4 anni.
Che settimana è stata e come stanno i giocatori?
È stata una settimana decisamente migliore rispetto alla scorsa, c’è stata molta partecipazione e ci siamo allenati bene come nel preseason. Bowden ha avuto dei fastidi dopo Trieste, che non gli hanno impedito di allenarsi, ma è più in gestione rispetto al lavoro precedente. Stavolta sono contento dell’approccio mentale e fisico.
La prova di Bortolani a Trento è stata l’unica cosa positiva?
A Trento non ci sono cose positive. Può essere una tappa, se è servita per risvegliarci e capire certe cose dobbiamo cancellarla. Ma è una cicatrice che resta sul corpo: magari durante l’anno sarà utile guardarla. Bortolani ha fatto cose buone, ma nell’insieme è poco valutabile.
Ma cos’è successo esattamente nella settimana che ha preceduto Trento? Lei ha parlato di settimana particolare...
Non mi va di parlarne, vorrei passare oltre. Non siamo stati presentabili, per tante situazioni. Da lunedì, a livello mentale e fisico c’è stata la giusta risposta e questo conta. Un aspetto importante. Questo non significa che con Reggio sarà facile, ma sono sicuro che la nostra sarà una performance degna di nota.
Qual è la chiave per battere Reggio Emilia?
Loro hanno qualità offensive e difensive, la mano del coach è visibile. Ha riferimenti ben chiari, si capisce come vogliono impostare attacco e difesa. Noi per prima cosa dovremo essere performanti in difesa, in preseason abbiamo fatto anche cose buone. Se non fai stop difensivi, se soffri a rimbalzo e a difesa schierata, diventa poi difficile attaccare il campo. Dobbiamo alzare il livello fisico, la “garra”. Non ci sono situazioni tecniche in cui siamo sulla carta migliori di loro, ma situazioni in cui se capiremo come attaccarli, potremo metterli in difficoltà.
Il pubblico sarà d’aiuto?
Non vedo l’ora di giocare a Desio e di riabbracciare i tifosi: fu una grande festa l’ultima volta. Da parte mia e della squadra c’è voglia di far vedere cosa possiamo essere. La campagna abbonamenti è andata bene, l’obiettivo è rendere orgogliosi i nostri tifosi. Sono sicuro che ci faremo perdonare la prima sconfitta: la salvezza va costruita insieme a loro.
Reggio gioca bene di squadra, come contrastarli?
Credo che, al di là di tutto, dovremo cambiare la nostra presenza scenica in campo. Già solo quello potrebbe aiutarci a essere più performanti, per limitare la loro capacità offensiva. In A, la qualità dei singoli è alta, in A2 è più facile condizionare gli attacchi avversari. Dovremo essere bravi a capire dove mettere un po’ di sabbia nel loro ingranaggio e a cogliere quelle tre-quattro situazioni in cui ottenere dei break.
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