Cantù in A con un budget di 5.5 milioni

Promozione «Non lo diremo mai in questa fase - spiega il vicepresidente Angelo Passeri - ma sarà incrementato del 30%»

Cantù

Un budget aumentato, maggiore del precedente, soprattutto per la gestione dei costi maggiori che impone la serie A. Per Pallacanestro Cantù la nuova sfida della serie A è anche economico-finanziaria e si stanno approntando tutte le risorse necessarie e le strategie per far sì che la promozione sia del tutto sostenibile.

A partire dai costi burocratici (iscrizione, adesione alla lega, parametri, ecc…) e dagli ingaggi dei giocatori e dei dipendenti: un conto è giocare in una lega dilettantistica come la A2, un conto in una professionistica, con oneri fiscali e previdenziali che lievitano.

Da dove riparte Cantù? Il budget, sebbene non si voglia rivelare - anche comprensibilmente, il budget di partenza - si sa che sarà attorno ai 5,5 milioni di euro: «Non lo diremo mai in questa fase - spiega il vicepresidente Angelo Passeri - ma sarà incrementato del 30% rispetto al 2024-25. È necessario, se l’ambizione è una salvezza tranquilla, senza sgomitare fino all’ultima giornata».

Le vie per arrivare all’obiettivo non sono infinite, ma poche e ben definite. Per il tipo di struttura societaria, Pallacanestro Cantù si fonda sulle contribuzioni degli sponsor. Sono circa 130 in tutto, da quelli “top” presenti su maglia e pantaloncini, a quelli minori che hanno un altro tipo di visibilità.

L’idea è di avere un “upgrade” di ogni singola sponsorizzazione: «Alcuni miglioramenti sono già concordati nei contratti biennali, in caso di conquista della serie A. Con gli altri, siamo in trattativa. Chiaramente, non è replicabile con tutte le aziende, specialmente con le più piccole, perché magari sono già al massimo del loro limite di sponsorizzazione. Ma siamo sempre alla ricerca di nuovi sponsor e partner e ci già alcune novità».

Un discorso che, soprattutto in prospettiva, è collegato alla nuova arena: «Ci ha aperto porte e contatti che non c’erano. Lì si lavorerà su due fronti: Cantù Arena venderà spazi pubblicitari per tutti gli eventi, Pallacanestro Cantù per i momenti legati al basket».

Come detto, aumentano i costi generali di gestione, ma una spinta forte dovrà arrivare da biglietti e abbonamenti: «Prevediamo che a Desio quest’anno arrivino più tifosi e che ci saranno più abbonati. I prezzi saranno leggermente più alti. La biglietteria rappresenta il 15% dei ricavi totali, serve migliorare».

La parte del leone, come detto, la fanno gli sponsor: «Quelli di fascia alta – spiega Passeri – contribuiscono per il 58% del totale (se aggiungiamo quelli di fascia media arriviamo al 65%). Si tratta dei nostro partner più rivelanti, di maglia e non: parliamo di Acqua S.Bernardo, Cantù Arena, Tabu, Intesa, Bit Informatica, Paparelli, Bennet, Bcc Cantù e, con attività collegate, anche Acinque, Gewiss, i bergamaschi di Cobet, che stanno realizzando la parte in cemento dell’Arena».

E nel Consiglio di Amministrazione del club, la presenza di membri-sponsor è decisiva: «Non solo per le risorse che possono dare direttamente come sponsor, ma anche per i contatti che riescono a creare. Siamo una famiglia allargata, in cui ognuno ceca di dare un contributo. A ognuno di loro va il nostro ringraziamento».

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