Cantù e Tortona sono d’accordo. Ora si aspetta soltanto Riismaa

L’estone tiene botta e per ora non accetta Tortona. Il rischio concreto è quello di avere un separato in casa

BASKET

«Joonas, che fai?». Glielo chiedono, a momenti alterni, sia Cantù sia Tortona. La vicenda è nota. Anzi, notissima. Riismaa ha contratto fino al 2027 con l’Acqua S.Bernardo (che però può esercitare un’uscita nel 2026), apparentemente (forse qualcosina in più) non rientra nei piani tecnici di coach Nicola Brienza, ma - come il contratto gli permette - non ha ancora trovato una soluzione alternativa convincente.

Roseto, Pistoia e Brindisi le società che finora hanno bussato alla porta del giocatore estone di formazione italiana. «No, grazie», la risposta uguale per ognuna delle società. Il che significa situazione più che mai stagnante. Un brivido - vuoi per la serie, vuoi per il rango - deve averglielo dato l’interesse di Tortona. Sembrava un’apertura, le porte invece si sono chiuse dopo un fine settimana di riflessione.

Cantù non ha fatto mistero di essere pronta a estendere l’intesa, trovando in contemporanea una soluzione in prestito altrove. In modo tale che possa ingaggiare l’ultimo giocatore (straniero) per il 5+5 del primo in anno in A. L’agente Matteo Comellini ha (ri)preso nota, parlato con il giovane e poi fatto sapere che per ora nulla è cambiato.

Tra S.Bernardo e Tortona tutto è a posto, nel senso che non sarà il club biancoblù a mettersi di traverso al passaggio temporaneo di Riismaa. Ballano evidentemente, come spesso accade in questi casi, accordi privati su eventuali buonuscite (sembrano non essere un problema) e/o altri bonus. Muri che se continueranno a essere invalicabili porteranno alla convocazione del giocatore per il raduno del 21. Nella speranza di non arrivare a un altro “caso Giovanni Pini” con un separato in casa.

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