
Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 01 Agosto 2025
Caso Croce Rossa, riparte il servizio. Pacchi di cibo alle famiglie in difficoltà
Cantù Il Comune si era attivato per ripristinarlo dopo il commissariamento del comitato. Accordo con la Caritas e il Banco Alimentare, che si occuperanno dei 28 nuclei più bisognosi
Cantù
La priorità per il Comune, dopo la bufera che s’è abbattuta sulla Croce Rossa di Cantù, commissariata in seguito ai controlli dei carabinieri del Nas per gli alimenti scaduti destinati alle famiglie seguite dai servizi sociali, era stata da subito cercare di garantire la continuità del servizio. Perché anche nell’agiata città del Mobile c’è chi, senza un sostegno, fatica a mettere qualcosa sulla tavola.
Una soluzione è stata trovata, ed è pronta a partire, grazie all’aiuto del mondo del terzo settore e del volontariato, in particolare Caritas e Banco Alimentare.
La scossa
È ancora scossa, la città, dopo il terremoto che ha portato al commissariamento della Cri voluto dai vertici regionali e nazionali. Le perquisizioni nelle case di otto volontari e le derrate alimentari destinate alle situazioni di fragilità economica sequestrate. Situazione che ha portato alla cessazione del servizio di consegna a domicilio dei viveri: un centinaio le famiglie coinvolte, per le quali si sono trovate soluzioni tampone.
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro coinvolgendo diversi enti del terzo settore - Caritas di Cantù, di Vighizzolo e di Cantù Asnago, società San Vincenzo de’ Paoli, associazione Incontri e Banco Alimentare di Como – oltre ai tecnici del Comune, il commissario della Cri di Cantù Massimo Farinella e la consigliera regionale Cri Ivana Beneggi, con la promessa di effettuare una ricognizione degli alimenti e delle disponibilità da parte dei sodalizi.
«L’idea – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Isabella Girgi – era di prendersi in carico un numero limitato di famiglie, per rendere più gestibile il servizio, e una volta controllata la posizione delle utenze abbiamo ridotto a 28».
Casi con bambini, casi di anziani spesso soli, che necessitano anche di medicinali. E che quindi non possono essere lasciati a loro stessi.
«A fronte delle possibilità manifestate – continua Girgi – c’è stata una risposta celere e generosa da parte del Centro d’ascolto di Cantù, la Caritas, e delle Caritas di Vighizzolo e Cantù Asnago, che si occuperanno dello stoccaggio e quindi la distribuzione nelle loro sedi dei pacchi di alimenti secchi a quindici famiglie, mentre il Banco Alimentare si occuperà della consegna a domicilio per altre tredici, con gli alimenti freschi».
Servizio che partirà subito, con l’intenzione di valutarne in autunno l’andamento.
Il “grazie” del Municipio
«Ringrazio queste realtà per la loro grande disponibilità e generosità - prosegue l’assessore - In un in un momento veramente complicato, anche di personale contingentato per via del periodo estivo, hanno saputo cogliere l’urgenza della situazione, si sono attivati immediatamente».
Un ringraziamento va anche «ai volontari, che sottraggono tempo alle proprie famiglie. Come assessore non posso che essere davvero orgogliosa di avere a Cantù realtà in grado di fare rete con l’amministrazione in modo così efficace. Lo sottolineo sempre, ogni volta che si abbia bisogno, troviamo sempre massimo riscontro».
Gli uffici comunali stanno procedendo occupandosi della parte tecnica e burocratica per l’attivazione del servizio, mentre la Croce Rossa ha effettuato la ricognizione degli alimenti depositati nei magazzini per affidarli alle associazioni incaricate della consegna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA