Centro diurno per disabili a Cantù: un progetto da cinque milioni di euro

Sociale Approvato lo studio di fattibilità. A breve l’accordo di programma Comune-Regione. L’obiettivo è di aprire il cantiere in via Baracca a Vighizzolo, della durata di due anni, nel 2024

Un Centro diurno per disabili di riferimento per tutto l’ambito dei servizi sociali del Canturino: ora che è stato approvato lo studio di fattibilità, si potrà perfezionare, grazie all’ormai prossima firma tra enti pubblici, l’accordo di programma fra Comune di Cantù con Regione Lombardia.

Per un investimento complessivo da 5 milioni di euro, la metà finanziata dalla Città di Cantù e l’altra metà dalla Regione. Obiettivo: aprire il cantiere, della durata prevista di due anni, nel 2024.

A marzo, per 146mila euro, era stato conferito allo Studio 3Ba Srl di Torino l’incarico la progettazione definitiva integrale per l’appalto integrato. Qualche elaborato in forma di rendering è stato mostrato negli uffici del municipio. Grazie al nuovo centro, si potrà salire a 60 utenti, contro i 45 attuali. Con la novità degli alloggi del “Dopo di Noi”, per coloro che potranno avviarsi verso l’autonomia abitativa: 11 i posti indicati nella recente determina comunale.

Piano terra da 1.100 mq

Il nuovo Centro diurno sorgerà in via Baracca, a Vighizzolo di Cantù, ed è destinato ad accogliere l’utenza attualmente distribuita tra Capiago e Cermenate, strutture oggi datate, frutto di riadattamenti di strutture preesistenti. Immobile di due piani. Piano terra destinato al Cdd: 1.100 metri quadri di superficie, tre moduli, uno da 30 posti e due da 15. Sopra, al primo piano: gli alloggi “Dopo di noi”, 700 metri quadri, sei alloggi indipendenti composti da due locali più servizi, bagno attrezzato e cabina armadio.

Dal Comune si ricorda l’elevato grado di integrazione, con previsione di attività di riabilitazione ed attività educative in grado di accogliere, appunto, i 45 ospiti disabili gravi, e alcuni minialloggi per gli 11 utenti del “Dopo di Noi”. Oltre ai 5 milioni di euro di investimento, vi è anche il valore del lotto sul quale andrà realizzato il fabbricato, già di proprietà dell’Amministrazione comunale di Cantù, stimato in mezzo milione di euro.

II sindaco: «Guardare oltre»

L’appaltatore potrà occuparsi solo dell’ingegnerizzazione e non potrà apportare modifiche ulteriori al progetto stesso, presentato in tre dimensioni per facilitare la comprensione anche da parte dei non addetti ai lavori. Tra i suggerimenti recepiti dalla fase di confronto: la creazione di spazi anche di ridotte dimensioni per l’attività di psicomotricità e lo sviluppo di spazi flessibili, cioè modificabili e adattabili anche a livello strutturale, sulla base delle differenti esigenze dell’utenza. Ora gli uffici del Comune potranno trasmettere il progetto a Regione Lombardia per la firma decisiva.

«Per quanto riguarda l’idea degli alloggi “Dopo di Noi”: dobbiamo e vogliamo guardare oltre l’esistente, proiettandoci verso il futuro - afferma il sindaco Alice Galbiati - cercando di anticipare le esigenze che emergeranno nel tempo».

Grazie ai 2 milioni e 800mila euro di avanzo dell’anno scorso - come annunciato dall’assessore e vicesindaco Giuseppe Molteni - si era deciso di modificare la fonte di finanziamento del nuovo Cdd, passando da mutuo ad avanzo e liberando così 2 milioni e 302mila euro grazie anche alla riduzione degli interessi annui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA