Fabregas: «Datemi tempo, ho visto cuore e mentalità»

Intervista «I ragazzi sono stati bravi ad adattarsi in pochi giorni a una difesa a quattro alta, utilizzata in fase di non possesso»

«Serve del tempo per far funzionare bene le cose: Guardiola ha iniziato con tre sconfitte al Barcellona e poi è diventato il numero 1...». Contento il giusto, Cesc Fabregas si gode la sua prima vittoria della nuova carriera di allenatore. Il Como non sarà il Barça (e la Feralpisalò non è il Real Madrid), ma l’inizio è promettente. Almeno a livello di risultati: «I ragazzi sono stati bravi ad adattarsi in pochi giorni a una difesa a quattro alta, utilizzata in fase di non possesso, dopo aver giocato fino ad oggi con una difesa a cinque bassa. Sono contento per i giocatori entrati a partita in corso, specialmente per Gabrielloni: ci eravamo parlati, speravo che segnasse presto. L’ha fatto subito».

Il Como ha vinto, ma il bel gioco che chiede la proprietà ancora non c’è stato: «Io ho apprezzato mentalità e cuore. Di fronte c’era una squadra che giocava bassa, ripartendo con lanci lunghi e non era facile affrontarla. Ma io qualcosa di buono l’ho visto, specialmente nel primo tempo. Qualche verticalizzazione, passaggi di prima in particolare. Serve del tempo, piano piano arriveremo al livello di gioco che ho in mente. Ci dobbiamo adattare a vicenda: io non ho partecipato alla costruzione della squadra».

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