In arrivo un’altra antenna 5G - Il quartiere si ribella: «Ora basta»

Olgiate Comasco Residenti di via San Bosco contro il cantiere per un nuovo impianto - Nel sondaggio on line la stragrande maggioranza si è pronunciati contro l’installazione

Olgiate Comasco

Sta per chiudersi la consultazione popolare, ma non la mobilitazione dei residenti nel quartiere in via San Giovanni Bosco in vista dell’installazione di una nuova antenna per telefonia mobile. La quasi totalità degli aderenti al sondaggio si è espressa a sfavore del nuovo ripetitore, che sorgerà a una quindicina di metri dalla stazione radio base a ridosso del cimitero.

Da fine luglio è in via di predisposizione il nuovo impianto, sull’area privata già sede di un orto sociale, a seguito dell’autorizzazione rilasciata a Inwit Spa – Infrastrutture Wireless Italiane, leader nella gestione di torri per telecomunicazioni. La nuova antenna (la fine lavori è prevista per ottobre) sarà a servizio di più operatori telefonici. Non è una crociata contro le telecomunicazioni, ma preoccupa la concentrazione di due ripetitori vicini.

Indicazione plebiscitaria

Quasi plebiscitaria l’indicazione che emerge dalla consultazione online tra i 32 cittadini presenti nelle chat del Controllo del vicinato residenti in zona di via San Giovanni Bosco e adiacenze, promossa per sondare le opinioni sul tema.

«Su 48 risposte, 45 sono contrari all’antenna, due favorevoli e uno indifferente alla questione – spiega Eleonora Strambini, che si è fatta parte attiva di promuovere l’iniziativa – La quasi totalità è contraria, quindi da questo punto di vista l’orientamento popolare è chiaro. Speravo di raggiungere un numero maggiore di persone, ma sotto questo aspetto non è molto indicata la modalità del format telematico perché non tutti si fidano a trasmettere dati via telefono, o comunque non tutti (specialmente gli anziani) hanno la capacità di compilarlo. La scelta è caduta sul format telematico per l’urgenza di raccogliere in tempi brevi il sentiment degli abitanti della zona, visto che i lavori di installazione sono già in corso. Ci si può ritenere però soddisfatti se si valuta che una cinquantina di famiglie ha risposto al sondaggio e ha espresso un’opinione per tutto il nucleo familiare». Considerando una famiglia tipo di tre persone, sono circa 150 “no”.

Ce ne sono già tre

«La maggior parte di chi è contrario manifesta preoccupazione per il timore di possibili effetti negativi sulla salute, specialmente dei bambini - aggiunge Strambini - Col ripetitore installato al cimitero, quello in costruzione dall’altra parte della strada e l’impianto sul palazzo in via Parini a circa 2-300 metri in linea d’aria, chi risiede nella zona di via San Giovanni Bosco e adiacenze si ritrova in un triangolo con queste tre antenne». L’esito della consultazione sarà trasmesso al Comune.

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