«Lupi, se provocano danni è meglio abbatterli»

Triangolo Lariano Meroni (Cacciatori): «C’è già la legge che ce lo consente, con l’obiettivo di evitare i pericoli per i greggi»

Sormano

La presenza dei lupi nel Triangolo Lariano torna al centro delle polemiche dopo nuovi attacchi agli animali da allevamento nella zona del Pian del Tivano a Sormano. A riaccendere il dibattito è stato anche l’ex sindaco di Asso, Tiziano Aceti, oggi capogruppo di minoranza, che ha chiesto apertamente l’abbattimento del predatore. A dargli manforte è Mario Meroni referente di Uncza (Unione Nazionale Cacciatori zona Alpi) del Triangolo Lariano: «Abbattiamoli, la legge lo prevede. Nella Direttiva Habitat dell’Unione Europea si prevedono delle deroghe che consentono l’abbattimento del lupo a fronte di difficoltà nella coabitazione con il bestiame o per altre motivazioni».

«Predazioni continue»

«Mi sembra chiaro che a Sormano ci sia un problema, se ci sono 40 capi morti su 700 portati da questo allevatore, Davide Cagliani, in alpeggio. Quindi invocando un problema per gli allevatori e la sicurezza: interveniamo».

Il sindaco di Sormano, Giuseppe Sormani, giusto ieri però, ridimensionava la situazione: «Al Comune non abbiamo ricevuto segnalazioni, ho letto del caso di Cagliani sui giornali. Le immagini delle foto-trappole mostrano la presenza dei lupi, ma non mi risultano altri danni in paese, a parte quelli arrecati all’allevatore».

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Il primo cittadino ha scelto di non prendere posizione: «Non ho competenze tecniche per valutare, ci sono enti preposti a gestire la fauna».

Meroni comunque lo tira per la giacchetta: «Il sindaco non ho idea dove viva, c’è uno studio dal costo di 80mila euro della Comunità montana sul monitoraggio del lupo, soldi di tutti noi. Ci sono predazioni continue, avvistamenti, timore: è sua facoltà intervenire per la sicurezza dei suoi cittadini. I lupi sono stati introdotti, non è un ritorno naturale e non ne possiamo più: ci sono le leggi, le si applichino».

Lo stesso approccio lo ha avuto ieri, in queste pagine l’ex sindaco di Asso Tiziano Aceti: «Le leggi lo consentono, e qui c’è un reale problema – ha dichiarato –. Il pastore Cagliani ha già perso quasi 40 capi. È giusto intervenire con gli abbattimenti».

Il riferimento è all’allevatore Davide Cagliani, di Oggiono, che ogni estate porta in alpeggio a Sormano circa 700 capi, in gran parte pecore. Ma quest’anno la transumanza si sta trasformando in un incubo: quasi 40 animali risultano scomparsi, verosimilmente predati dai lupi. Nonostante le recinzioni elettrificate, la sorveglianza e altre precauzioni, il pastore ha dichiarato di non riuscire più a proteggere il gregge e di essere pronto, suo malgrado, a rinunciare all’attività.

L’invito alla cautela

Sul tema è intervenuto anche Gianni Del Pero del Wwf che ha invitato alla cautela: «Il danno è economicamente limitato e le predazioni vengono rimborsate da Regione e Comunità Montane. Spesso si attribuiscono ai lupi attacchi che sono opera di cani randagi. Laddove ci fosse un problema reale, si può intervenire con abbattimenti selettivi autorizzati dalla Polizia Provinciale».

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