Operazione via Fiume, cambia il centro

Erba Sì del Consiglio alla lista degli edifici da abbattere o riqualificare. Ci sono ex Enel, Gasfire e Molino Mottana

Il conto alla rovescia è partito. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato la lista degli immobili dismessi di via Fiume da abbattere e/o riqualificare: i proprietari, che non hanno contestato l’inserimento delle aree nella “lista nera”, hanno tre anni per presentare un piano di recupero e per demolire gli edifici. Per il sindaco Mauro Caprani è una grande opportunità e il cambiamento non deve spaventare: ai commercianti ha garantito che non arriveranno nuovi supermercati.

Nel corso della seduta, il primo cittadino ha ricordato che questa opportunità non si era mai presentata prima perché alla base di tutto c’è la legge regionale 11 del 2021 che prevede la possibilità di individuare aree dismesse da tempo che presentino oggettive criticità di carattere urbanistico, strutturale, sociale, igienico o sanitario.

Il premio

Gli ex sindaci Marcella Tili e Veronica Airoldi, insomma, non hanno potuto fare altro che cercare di far mettere d’accordo tutti i proprietari per arrivare a un progetto condiviso, come previsto dal Pgt.

Adesso cambia tutto. Da un lato i proprietari hanno obblighi onerosi (abbattere o presentare un piano attuativo entro tre anni), dall’altro potranno andare in deroga al Pgt (quindi ognuno potrà costruire da sé senza curarsi degli altri) e guadagneranno il 10 per cento di diritti edificatori e un ulteriore 5 per cento di indice di edificabilità per chi sceglierà di costruire in altezza lasciando molto terreno libero. Le aree in questione sono ex Enel, ex cabina Enel, ex Molino Mottana ed ex Gasfire.

I consiglieri di minoranza - che hanno bocciato la delibera a fronte di troppe incognite - ha chiesto chiarimenti in merito alla presenza di vincoli, in particolare per quanto riguarda l’ex cabina Enel, ma nessun edificio è tutelato: sulla carta si possono abbattere tutti, anche se la scelta spetterà ovviamente ai proprietari che potrebbero decidere di riqualificare alcune parti.

Richieste respinte

Non è riuscito a convincere le minoranze, ma per Caprani questa resta l’occasione d’oro per cambiare il volto della città. «Questa sera - ha detto in avvio di seduta parlando con i titolari delle attività storiche premiate dal presidente del consiglio Claudio Ghislanzoni - approveremo una delibera che pone le basi per la riqualificazione, o almeno l’abbattimento, delle aree dismesse del centro. Sarà certo un grande cambiamento, ma i cambiamenti non devono spaventare».

A scanso di equivoci, vista la categoria a cui si stava rivolgendo, il sindaco ha escluso l’arrivo di nuovi supermercati. «In questi mesi di amministrazione - ha rivelato - ho ricevuto tre richieste per l’apertura di nuove medie strutture di vendita, le ho respinte tutte e tre». Sarà così anche in futuro: per tornare a vivere, al centro città serve ben altro.

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