Recalcati 80: «Auguri mitico Charlie»

Compleanno Carlo Recalcati, per tutti “Charlie”, domani taglierà un importante traguardo: gli auguri di Allievi, Della Fiori, Marzorati e Riva

Cantù

Un compleanno speciale in arrivo. Carlo Recalcati, per tutti “Charlie”, domani taglierà un importante traguardo: la leggenda del basket canturino e italiano compie 80 anni.

Un compleanno che l’ex giocatore, allenatore e commissario tecnico festeggerà con i parenti e gli amici più cari.

E, proprio da alcuni di loro, arrivano i primi messaggi di auguri, legati ovviamente a dei ricordi speciali.

Roberto Allievi, presidente di Pallacanestro Cantù, racconta la sua amicizia con Recalcati: «Ci conosciamo dagli anni ’60, veniva ad allenarsi a Cantù da Milano, per poi tornare a casa: è la dimostrazione che non si diventa grandi campioni senza grandi sacrifici. Ho percorso con lui una lunga strada comune, quando era giocatore, poi allenatore e, soprattutto come amico. Nel 1970, quando mi padre diventò proprietario di Cantù, accettò di restare a un compenso contenuto, per dar vita al grande progetto affidato a Taurisano, che poi ci ha portato alla finale di Colonia. Lui non c’era più, ma è stato uno degli artefici». Allievi ricorda anche la separazione: «Da allenatore, lasciò Cantù: un addio che non lasciò strascichi. L’amicizia non è mai finita. E vinse tanto, con mia grande gioia: la sua storia da allenatore è partita da Cantù. Un grande abbraccio a Carlo per suoi 80 anni».

Recalcati ha avuto (e ha) un grande rapporto con Ciccio Della Fiori: «È il fratello maggiore che non ho mai avuto. Abbiamo giocato insieme a Cantù e in Nazionale per dodici anni, negli anni ’70 abitavamo porta a porta e sono padrino di battesimo di sua figlia Sara. Carlo è stato una delle persone più importanti nel mio percorso». La frequentazione continua, ovviamente: «Il martedì e il giovedì ci si vede in pasticceria, spesso usciamo a cena insieme e spariamo le solite “cavolate”, perché siamo degli eterni Peter Pan. Auguri Carlo, vai avanti così: sei il nostro punto di riferimento, il nostro leader. Se mi avessi passato di più il pallone, saresti stato ancora più amico… Mitico Charlie!».

Non poteva mancare un’altra leggenda canturina come Pier Luigi Marzorati: «Quando arrivai con altri in prima squadra dopo lo scudetto Juniores, facevo tanta panchina – ricorda il “Pierlo” -: lui era il play. Non potendo tirare più come una volta, consigliò a Taurisano di farmi giocare, così lui avrebbe potuto tornare al suo ruolo originario. Lo scoprii trent’anni dopo…». Quella “raccomandazione” fu decisiva: «Da lì è partito tutto. Non voleva che fallissi, altrimenti sarebbe toccato a lui fare il play… Scherzi a parte, parliamo di un vero simbolo del basket italiano: ha vinto l’argento olimpico, scudetti. Lo considero un erede di Taurisano, oltre a una persona di grande spessore umano. Auguri Carlo, stai in salute, perché dovremo organizzare qualcosa per i 90 anni…».

Anche per Antonello Riva, Recalcati è stato un punto di riferimento: «Con Della Fiori e Meneghel è stato un modello che ha indirizzato la mia carriera. Ero giovane, ero a referto, ma non giocavo. In una partita di Coppa entrai e Carlo fece di tutto per farmi scoccare il primo tiro della carriera: avevo sì e no 15 anni. Da allenatore, nei suoi anni a Cantù, mi ha trasformato dal giovincello di belle speranze, al giocatore che deve prendersi delle responsabilità. E poi c’è il lato umano: non si può far altro che amarlo. Tanti auguri per i tuoi 80 anni, un grande abbraccio di cuore».

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