Sanitari vicino al confine
Un’indennità di 750 euro

L’ipotesi nella finanziaria per medici e infermieri. Risorse dai frontalieri

Un’ indennità per i medici al lavoro vicino alla Svizzera per cercare di frenarne la fuga verso l’estero.

La prima bozza della legge di bilancio, da sottoporre ai due rami del Parlamento, contiene un bonus di un minimo di 750 euro lordi al mese, molte volte richiesto dai lavoratori del comparto sanità in forza nelle province di confine. Per finanziarlo ci sarà un contributo, da assegnare alla Regione di residenza, ai lavoratori frontalieri che abitano in Svizzera ma utilizzano il nostro sistema sanitario.

Una quota del salario compresa tra il 3% e il 6%, dice l’articolo, «è destinata al sostegno del servizio sanitario delle aree di confine in particolare a beneficio del personale medico e infermieristico sotto forma di premio di frontiera». Non sono per ora compresi nella misura gli assistenti e gli operatori sociosanitari.

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