
Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 30 Aprile 2025
Una banda spacciava droga via social. Blitz della Polizia, coinvolti quattro ragazzi
Mariano-Cabiate Operazione della Questura di Monza, nella rete 17 giovani (tutti italiani). Vendevano dalla cocaina all’ecstasy. Per i comaschi misura dell’obbligo di permanenza in casa
Mariano-Cabiate
Scoperta dalla Polizia di Monza una vasta rete di vendita di sostanze stupefacenti attraverso i social network, 17 gli spacciatori coinvolti, tutti italiani, 8 sono minorenni di cui 3 residenti a Mariano Comense e 1 a Cabiate.
L’attività investigativa denominata “Easy”, condotta con il coordinamento della procura della repubblica di Monza e della procura della repubblica per i minori di Milano, ha portato al sequestro complessivamente di un chilo di hashish, circa 200 grammi di ketamina, 50 grammi di anfetamine, 100 grammi di MDMA e circa 3mila pastiglie di Ecstasy per un peso superiore al chilo.
I comaschi coinvolti sono stati sottoposti all’obbligo di permanenza in casa. La vasta operazione ha avuto inizio un anno fa, nell’aprile del 2024, quando all’ospedale San Gerardo di Monza era stata ricoverata una diciassettenne per sospetto abuso di sostanze alcooliche e stupefacenti, un’ipotesi in seguito confermata dall’esito degli accertamenti sanitari. Era risultata positiva ai cannabinoidi e alla cocaina. Avviate le indagini nell’immediato era stato identificato il fornitore della giovane, un ventiquattrenne incensurato residente a Monza. L’attività degli inquirenti era poi proseguita sino a svelare l’esistenza di una vasta rete composta da 17 spacciatori italiani: 9 maggiorenni di età compresa tra i 18 ed i 37 anni e 8 minorenni tra i 16 e i 17 anni.
Per raggiungere i clienti, soprattutto residenti in Brianza, utilizzavano i social network prediligendo il canale “Telegram” attraverso il quale smerciavano cocaina, hashish e droghe sintetiche: anfetamine, ecstasy, ketamina. In particolare la ketamina veniva venduta da due minorenni anche durante rave party organizzati nel nord Italia e in Svizzera, dei quali gli stessi erano frequentatori.
Dalle prime ore della mattinata di ieri la squadra mobile della questura di Monza e della Brianza, col supporto di personale dei reparti prevenzione crimine Lombardia, Emilia Romagna, unità cinofile e polizia scientifica, ha dato esecuzione a due ordinanze di applicazione di misura cautelare emesse rispettivamente dal Gip del tribunale di Monza a carico di 7 maggiorenni, dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Milano nei confronti di 8 giovanissimi.
I provvedimenti restrittivi, insieme a 17 perquisizioni nelle province di Monza, Como, Lecco sono: 2 custodie cautelari in carcere nei confronti di altrettanti maggiorenni residenti a Monza e Cogliate, compreso il fornitore della giovane ricoverata in ospedale; 3 arresti domiciliari a carico di maggiorenni residenti a Monza, Nova Milanese, Biassono; 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di due monzesi; 8 permanenze in casa per altrettanti minorenni residenti a Mariano Comense, Cogliate, Nova Milanese e Cabiate. Nei confronti di altri due indagati sono in corso ulteriori accertamenti. Tutti i 17 coinvolti sono incensurati e la maggior parte, all’apparenza insospettabili, sino all’operazione di ieri non annoverava nemmeno pregiudizi di polizia.
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