Università degli adulti di Olgiate: «Più eventi»

L’inziativa Severgnini inaugura il nuovo anno accademico. Maria Rita Livio: «Puntiamo a raggiungere i 650 iscritti e collaboreremo con il Comune»

Olgiate Comasco

Cresce in numero di iscritti e servizi l’Università degli adulti, che domenica ha inaugurato il 21esimo anno accademico con una affollata lectio magistralis del giornalista e saggista Beppe Severgnini. «Ad oggi 593 iscritti (107 nuove adesioni), destinati a crescere e superare i 620 dell’anno scorso. Ipotizziamo di raggiungere i 650 - ha detto la presidente Maria Rita Livio - L’Università degli adulti ha un forte valore culturale e sociale. Seguiamo gli insegnamenti di Rita Levi Montalcini: ciò che caratterizza ciascuno è la capacità di pensiero, prima dell’aspetto fisico».

Prima lezione

Fornisce un’offerta culturale multidisciplinare e da quest’anno un supporto all’assessorato alla cultura. «Abbiamo già promosso insieme incontri con esperti e giornalisti – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla cultura Paola Vercellini – Per far fronte alla carenza d’organico legata all’assenza di alcune figure (la responsabile è in maternità), ho chiesto la collaborazione dell’Università degli adulti per l’organizzazione di eventi e spettacoli per un pubblico adulto e al Teatro dei Sussurri per i bambini».

Qualità e interesse delle proposte dell’Università degli adulti confermati dall’ospitata di Severgnini (auditorium gremito), per la presentazione del suo libro “Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia”. «Non ho ricette su come invecchiare, ma il primo consiglio è non fingere quello che non siamo – ha sostenuto Severgnini - Siamo anziani, non diversamente giovani. Sono del 1956, mi considero anziano. Bisogna indossare con eleganza e consapevolezza la propria età; non avere paura di abbandonare cose e persone, custodendo ciò che di significativo ci hanno lasciato. Mio nonno, contadino, in dialetto cremasco diceva “diventare vecchio è l’ultima vaccata”; mio papà, notaio filosofico, aggiungeva “l’alternativa è peggio”».

La saggezza familiare e la freschezza della nipotina Agata «spirito guida del libro» caratterizzano questo “libro sulla vita”. «Invecchiare non è uno scherzo e tutti conosciamo il finale, ma c’è modo e modo di affrontare il tempo che passa. Bisogna vivere l’età che abbiamo con consapevolezza e ironia, antiruggine dell’anima. Una delle cose più pericolose andando avanti con l’età sono le abitudini. Importante imparare dai bambini, come dalla mia nipotina Agata, la fantasia di trasformare un busto di Socrate (dono dalle Olimpiadi di Atene del 2004), che ha scovato in casa, in un giocattolo. I bambini portano disordine e armonia, chi è a contatto con i bambini è più felice». Saggio che lega e legge più generazioni.

Grande successo

Nella reinterpretazione alla Severgnini di Inps, “Importante non pensarsi superflui”, la chiave per affrontare la vecchiaia con filosofia: «La cosa peggiore è sentirsi inutili. Il modo migliore di reagire al tempo che possa è con generosità, attenzione, creatività, stare con gli altri (l’Università ha senso se si sta insieme, ho apprezzato che evitiate lezioni on-line) continuare a interrogarsi ed essere cittadini attivi».

Al termine dell’incontro centinaia di persone in coda per ricevere da Severgnini autografo e dedica sul suo libro.

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