Vendevano calzini nel posteggio: il Comune vuole 6mila euro

Uggiate con Ronago Sorpresi a marzo e multati, i due non hanno mai pagato. Emessa un’ingiunzione. La merce confiscata: sarà devoluta in beneficenza

Uggiate con Ronago

Pensavano di guadagnarsi la giornata vendendo calzini sul piazzale del supermercato Tigros di via Foscolo ad Uggiate.

Invece, i calzini sono stati confiscati e costeranno cari ai venditori, 3.015 euro a ciascuno dei due uomini di mezz’età, residenti a Napoli, che nel pomeriggio del 2 marzo scorso sono stati beccati dai carabinieri di Faloppio e dalla Polizia Locale Terre di Frontiera mentre proponevano calzerotti e pedalini di tipologia assortita ai clienti del supermercato. Soprattutto alle clienti alle quali si rivolgevano con grandi complimenti, suonati fuori luogo, per la verità.

La saznione

Ma non avevano l’autorizzazione per il commercio itinerante, bensì avevano 195 calzini da smerciare, di cui 87 in mano ad uno e 108 in mano all’altro. Contestati dai carabinieri e dagli agenti, sul momento non hanno pagato la sanzione per violazione della legge regionale n. 6 del 2010 in relazione all’articolo 21, comma 3: il versamento immediato del corrispettivo avrebbe consentito loro uno sconto.

Identificati e verbalizzati, sono stati ammoniti a non mettere più piede in zona, visto che il territorio è presidiato, i cittadini non indugiano a segnalare sospetti e fastidi alle autorità competenti, invece di correre a scrivere sui Social e l’intervento delle forze dell’ordine è immediato. «Non stiamo facendo nulla di male: vendiamo calzini e non roba che scotta», si sarebbero giustificati i due uomini che, in ogni caso, sono stati allontanati.

Ma la procedura non s’è fermata: il sindaco, Ermes Tettamanti, ora ha emesso due ordinanze di ingiunzione di pagamento dell’intera sanzione, 3mila euro a testa più 15 euro di spese di notifica degli atti.

«In caso di mancato versamento della somma nei termini stabiliti, ovvero entro 30 giorni, si ricorrerà all’esecuzione forzata», sottolinea l’ ingiunzione che ricostruisce il fatto, sottolinea che si tratta di un illecito amministrativo e la sanzione finirà nelle casse del Comune.

La vicenda

Finirà davvero? «Come si fa a dirlo? - risponde il sindaco – La legge è stata applicata e quando mi sono trovato sulla scrivania il rapporto dei carabinieri, l’ho trasmesso agli uffici e, terminata l’istruttoria, ho emesso l’ordinanza – ingiunzione». Non si conoscono precedenti di un atto simile e non è neppure possibile fare previsioni sul versamento, che può essere con Iban o con PagoPa.

Ad un eventuale insoluto, seguirà un decreto ingiuntivo? «Quanto costerebbe?» si chiede il sindaco, prefigurando che potrebbe essere più la spesa che il realizzo, anche perchè non si sa se i due siano incapienti o abbiano beni materiali da mettere all’asta giudiziaria.

Ma si sa dove sono finiti i 195 calzini: sono stati confiscati e sono custoditi nella caserma dei carabinieri. Saranno devoluti in beneficenza, giusto in tempo per l’emergenza – freddo.

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