Como Nuoto revolution. Via Scorza e lo staff, dà l’addio anche Bacico

L’allenatrice si dimette, ma senza fare polemiche: «Esperienza preziosa lavorare diciannove anni qui». Altra doccia fredda la richiesta di svincolo dell’azzurro

NUOTO

Dimissioni di massa nel settore nuoto della Como Nuoto. La responsabile Verika Scorza, con tutto il suo staff (i tecnici Luna Angarano, Federico Cattaneo, Alessandro Graffi e Christian Rusconi), hanno deciso di lasciare la società. Continueranno a lavorare sul territorio, ma la notizia è a dir poco clamorosa. Anche perché la Como Nuoto perderà il suo atleta di punta, il pavese Christian Bacico, reduce dalla sua prima convocazione in Nazionale per i Mondiali in vasca lunga, dove ha ritoccato i suoi tempi personali nelle tre distanze del dorso e che ha inviato lettera di richiesta di svincolo il 30 giugno scorso. L’atleta, proseguirà il suo percorso seguendo Verika Scorza - il binomio è fortissimo - ma restando tesserato solo per l’Esercito.

Il casus Lentate

Una decisione dolorosissima, in particolare per la responsabile del settore. Scorza lascia infatti Como Nuoto dopo 19 anni di militanza, contraddistinti da molte difficoltà - soprattutto logistiche - ma anche da risultati di primo piano, con l’apice toccato nell’ultimo triennio con l’esplosione di Bacico. L’addio, però, non è polemico: «È arrivato il momento di separarsi. I miei 19 anni nella Como Nuoto sono stati vissuti con grande dedizione: tra alti e bassi, ho sempre dato il massimo. Dalla chiusura della piscina di Muggio nel 2019, seguita dall’emergenza Covid, ci sono stati momenti molto difficili, ma la disponibilità della piscina di Lentate sul Seveso ha contribuito a risolvere molte problematiche».

Ed è proprio la gestione del centro sportivo brianzolo, diventata la “casa” del nuoto targato Como Nuoto, ad aver pesato nella decisione: «Questo spostamento ha comportato un significativo impegno organizzativo, soprattutto perché distante dal bacino naturale di Como, da sempre cuore sportivo del club. Il settore nuoto ha dovuto reinventarsi, tra mille difficoltà».

C’è stato il tentativo di mediazione da parte del nuovo direttivo, guidato dall’avvocato Bruno Galati. Ma lo staff tecnico è stato irremovibile, non avendo ricevuto le necessarie garanzie proseguire l’attività.

L’interrogativo

Non c’è tuttavia veleno nelle parole dell’allenatrice: «Desidero esprimere un ringraziamento alla Como Nuoto: lavorare in questo club per quasi vent’anni è stata un’esperienza preziosa, che mi ha permesso una crescita sia professionale sia personale. Le difficoltà affrontate insieme hanno rafforzato la mia passione e l’attaccamento ai valori del settore nuoto».

Ora, il futuro è tutto da scrivere. Per la Como Nuoto - in assenza di alternative in città e nelle vicinanze - la piscina di Lentate sul Seveso rappresenta un’ancora a cui aggrapparsi e una base per ripartire. Con quali allenatori e con quanti atleti, ancora non si sa.

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