Tegola Bacico, stop per doping. Stessa sostanza del caso Sinner

Tegola per Christian Bacico, dorsista pavese ma ormai trapiantato a Cermenate, in forza all’Esercito e alla In Sport Rane Rosse. Il nuotatore è stato sospeso in via cautelare per una positività al Clostebol. Come si legge in una nota «il Tribunale nazionale antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura nazionale antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Christian Bacico per la violazione degli artt. 2.1, 2.2 (sostanza riscontrata: Clostebol metabolita). I controlli sono stati disposti da Nado Italia».

La notizia ha ovviamente colto di sorpresa l’atleta ventenne, ormai da un anno convocato in pianta stabile dalla Nazionale e tutto il suo entourage. Non ci sono commenti, al momento, in attesa delle controanalisi che Bacico proporrà per provare a contrastare il provvedimento di sospensione cautelare.

Ancora una volta, al centro dell’attenzione c’è un caso di positività al Clostebol, una sostanza presente in creme e spray utili nella cura di ferite. E ci sarebbe proprio una ferita cutanea curata con una crema all’origine della positività di Bacico, riscontrata dopo un controllo a fine novembre.

È la stessa sostanza ritrovate nelle analisi di Jannik Sinner: il caso di Bacico è ancora tutto da accertare, nel caso del tennista, la positività era avvenuta da contaminazione involontaria dopo un massaggio dell’ex fisioterapista Giacomo Naldi. Anche Riccardo Moraschini, capitano della Pallacanestro Cantù, era stato trovato positivo e squalificato a causa del Clostebol.

Ora, per Bacico, è il momento dell’attesa e delle contromosse. Le bocche rimangono cucite nella società e nel suo staff tecnico – il ragazzo è seguito da anni da Verika Scorza, prima a Lentate sul Seveso con la Como Nuoto, ora a Villa Guardia sotto la In Sport -, in attesa degli sviluppi della situazione. Con la speranza che vengano prese in considerazione anche eventuali leggerezze commesse in buona fede.