Giorgi e il sesto Mondiale. Il pit stop le rovina la gara

Atletica La marciatrice di Cabiate paga i tre richiami nella 35 chilometri. Pausa obbligatoria a un terzo della prova e diciassettesimo posto finale

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La sesta partecipazione di Eleonora Giorgi a un Mondiale di marcia si è chiusa con un 17° posto. La cabiatese (36 anni) era impegnata sulle strade di Tokyo nella prova sulla distanza dei 35 chilometri. La sua gara è stata fortemente condizionata dal pit stop avvenuto dopo 13.000 metri, a causa del terzo richiamo da parte dei giudici per marcia poco corretta.

A quel punto la comasca era proprio in 17esima posizione ed è stata brava a mantenerla sino alla fine, senza incappare in altre ammonizioni.

Niente di buono

Le migliori al mondo della specialità sono partite ieri mattina, con il cielo coperto e tanta umidità (86%) che ha alzato in maniera esponenziale la temperatura percepita. Una situazione che Giorgi aveva vissuto nel precedente mondiale a Doha nel 2019 e che le aveva portato la medaglia di bronzo, allora sulla distanza dei 50 chilometri. A Tokyo le cose però non sono andate allo stesso modo. La cabiatese non era tra le favorite, ma il tempo fatto registrare ad Antalya a febbraio (2h41’54” minimo per gli iridati) lasciava sperare in qualcosa di buono.

Invece la gara è stata subito un calvario per la portacolori delle Fiamme Azzurre. Invece di tenere il suo ritmo, come ha sempre fatto, si spingeva all’inseguimento del quintetto in fuga (la spagnola campionessa in carica Maria Perez, l’oro europeo e bronzo mondiale Antonella Palmisano, l’ex iridata peruviana Kimberly Garcia, l’ecuadoriana Paula Torres e la cinese Peng Li).

Una tattica decisamente poco produttiva tanto che, dopo soli 13 chilometri, Giorgi incappava nella terza ammonizione, con la sosta forzata per tre minuti e mezzo. La gara di testa era ormai definitivamente compromessa, ma restava da onorare la partecipazione al Mondiale.

E la comasca lo ha fatto nel migliore dei modi mantenendo la posizione (lo stop è arrivata quando era al 17° posto) e tagliando il traguardo. Certo il piazzamento finale (17° posto) e il tempo (2h58’50”) non sono il massimo, ma rimane la soddisfazione di aver concluso il sesto iridato della carriera.

La portacolori delle Fiamme Azzurre è stata la peggiore delle tre italiane: Antonella Palmisano ha chiuso alla piazza d’onore in 2h42’24” alle spalle della spagnola Maria Perez, di nuovo al successo in 2h39’01”; Nicole Colombi ha intascato l’11° posto con il crono di 2h51’04”.

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