La corsa non ha età. Carmela vince a 72 anni

Atletica Altro successo di categoria: «Ho cominciato da casa al lavoro»

«Correre mi rilassa e lo faccio ancora molto volentieri».

Carmela Cuteri non ha nessuna intenzione di appendere le scarpe al chiodo e di chiudere con le corse su strada. Settantadue anni compiuti il 25 dicembre scorso, ha intascato l’ultimo successo, in ordine di tempo, la scorsa settimana sotto il diluvio nella Bossoni art marathon.

Mezza

La portacolori dell’Aries Como athletic team è stata la più veloce nella mezza maratona, nella categoria delle SF70. «Mi sono avvicinata all’atletica quasi per caso -spiega -. Ogni giorno per recarmi al lavoro alla Chicco di Grandate da casa mia in via Anzani, facevo il percorso a piedi, di corsa. Sette chilometri all’andata ed altrettanti al ritorno, con qualsiasi tempo. E mi faceva rilassare».

La comasca ha così messo in archivio un bel po’ di chilometri. Poi è arrivata la passione per le corse su strada, anche se nel 2006 il primo successo è arrivato in una campestre.

Abitando a Como ha deciso di partecipare alla Mezza maratona (l’edizione “vecchia”) ed anche qui, senza allenamenti, è riuscita a chiudere sotto le due ore in 1h51’47”.

Ad affascinarla poi sono state le lunghe distanze, le gare che sfiorano i 100 chilometri. «Ho partecipato alla cento del Passatore -ricorda – ed anche alla Pistoia-Abetone. Il mio segreto? Quando corro sono felice e mi rilasso. E così non sento nemmeno la fatica. I chilometri non mi spaventano».

Non ha però messo da parte le “normali” maratone e le mezze. «Ho portato a termine 30 maratone, tra le quali New York, Parigi e Amsterdam e 50 mezze maratone -spiega -. E ho intenzione di allungare la lista».

Pandemia

Il periodo più brutto per lei è stato quella della fase “pesante” della pandemia. «Non c’erano le gare e non si poteva correre: non ero felice -dice la runner comasca -. Ho fatto tanta fatica a “stare ferma” ma poi finalmente ho potuto riprendere e così sono tornata felice».

Domenica sarà al via alla Milano Marathon, anche se in una “veste” speciale. «Farò l’ultimo tratto della staffetta dell’associazione “Tra capo e collo” -conclude Cuteri -.Per contribuire alla raccolta fondi da destinare a progetti solidali specifici».

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