La settima Vertical Lago di Como. Da Carate Urio al Colmegnone

Presentata a Como la corsa in montagna del 18 maggio organizzata dal Missulteam

ATLETICA

«E state tranquilli: dopo la curva spiana». È il motto (non del tutto corrispondente alla realtà, ad onor del vero, visto che di discese, seppur minime, non c’è traccia, essendo sempre e solo in salita) del Vertical del lago di Como. L’ha ripetuto, a più riprese, il presidente del Missulteam Como, Andrea Crosato, durante la presentazione, che si è tenuta nella concessionaria Toyota Rivauto a Como, della corsa in montagna che si disputerà la mattina di domenica 18 maggio.

Per la settima volta, la quarta da quando in cabina di regia c’è il Missulteam (le prime erano seguite dalla Moltrasio 2013) gli atleti (attualmente sono 200 , ma c’è ancora tempo per le iscrizioni) affronteranno i 5,2 chilometri del percorso con un dislivello positivo di 1.150 metri che parte all’altezza del palazzo municipale di Carate Urio e si chiude alla vetta del monte Colmegnone, con una pendenza media del 25%.

La gara è l’apertura della Crazy vertical Itaky cup, organizzata dalla Fisky (federazione italiana skyrunning). E questo abbinamento richiama atleti di spessore. Come Marcello Ugazio (triathleta di grande lavatura ma anche camoscio di sopraffina qualità) che proverà a smaltire l’amarezza della piazza d’onore della passata stagione, dove venne battuto (a tempo di record) dallo sloveno Rok Bratina (assente, almeno per il momento).

Occhi puntati su Luca Albini. Il runner di Grandola, 4° dodici mesi fa, punta a salire sul podio. Anche se sono tanti i pretendenti. Andrà invece alla ricerca del tris (si è imposta l’anno scorso e nel 2023) la ticinese Paola Stampanoni che però dovrà dare il massimo sotto gli attacchi di Benedetta Broggi (nazionale Fisky), Elena Rusconi, Adriana Oregioni. Fleana Tagliasacchi e Chiara Caminada, terranno alto l’onore provinciale (oltre la metà degli iscritti è comasca). Al via anche l’alpinista e atleta veneto Moreno Pesce, amputato della gamba sinistra.

Imponente la macchina organizzativa messa in moto dal Missulteam Como che propone un centinaio di volontari lungo il percorso e 8 radioamatori. Notevole lo sforzo “sanitario” con due ambulanze (una alla partenza e una 4x4 al Roccolo); due squadre mediche a piedi (una al monte di Carate e una all’arrivo); una squadra di soccorso alpino (all’arrivo).

«L’organizzazione è un gioco di squadra - ha spiegato Crosato -. Devo ringraziare diverse associazioni del territorio - Volontari di Moltrasio, Pro Monte di Carate, City’s Angels, Radioamatori di Como, Protezione civile comunità montana Lario Intelvese, Vespa Club Como e Cri Basso Lario - che contribuiranno alla perfetta riuscita della gara».

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