Cagnardi: «Mostriamo le qualità che abbiamo»

Serie A2 «Non sempre le abbiamo mostrate tutte insieme, ma adesso nel rush finale serve mettere assieme i pezzi»

Un mosaico da comporre per affrontare al meglio il finale di stagione. Far quadrare tutto, riprendere le cose buone espresse – a tratti – nel corso della stagione e riproporle tutte insieme. Missione non semplice, ma è certamente quella in cui si è calata Cantù dopo l’uscita di scena immediata dalla Coppa Italia. Ne è convinto coach Devis Cagnardi che, prima del posticipo di lunedì contro Verona, vorrebbe dimenticare l’esperienza romana al più presto, per ributtarsi sull’obiettivo principale della stagione. Ossia i playoff e la promozione in serie A. Del resto, la settimana è filata via liscia, senza troppi musi lunghi: «La Coppa Italia ci ha lasciato qualcosa nei primi due giorni. Di parole ne sono state dette tante, anche le analisi non sono mancate. Non mi ci soffermo più, se non per dire che la risposta della squadra è stata più che buona».

Il tecnico, che di cose buone ne ha viste da settembre ha oggi, spera proprio che questo mese che condurrà ai playoff serva alla squadra a incastrare tutte le tessere del puzzle, per renderlo il più chiaro e nitido possibile: «Il punto è proprio questo – spiega il coach -: le qualità ci sono, indiscutibilmente. A volte la squadra le ha fatte vedere, anche nelle difficoltà. Nelle partite positive, però, poche volte ha fatto vedere tante cose buone tutte insieme. Ecco, ora nel rush finale bisogna immergersi e far emergere tutte queste qualità che sono nelle nostre corde». E ancora: «Ogni partita fa storia a sé, così come la lettura che se ne deve dare. Ma nelle nostre certezze, nelle cose che abbiamo dimostrato di saper fare, dobbiamo trovare maggiore continuità». più continuità.

E se Roma ha lasciato qualcosa di buono, va ricercato nella difesa che Cantù ha ben applicato contro Forlì: «Pensiamo di aver tracciato una strada, in una partita comunque nervosa e con meno possessi. Siamo stati solidi, comunicativi, fisici, lasciando poco agli avversari. Tutto questo lo vogliamo replicare, ma non sempre andrà così. Sappiamo che ci saranno partite più aperte, che a volte serviranno più contropiede e maggior ricorso al tiro. Quello che non dovrebbe mai cambiare è l’approccio difensivo che abbiamo avuto».

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