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Sabato 26 Luglio 2025
Che colpo: Procida al Real Madrid
Mercato Scaduto il suo contratto all’Alba Berlino, ieri è stato ufficializzato il suo passaggio al grande club spagnolo
Como
Un comasco al Real Madrid, quello della spalla a spicchi. Gabriele Procida, ala di Lipomo cresciuta nel Pgc e diventato giocatore vero con l’esordio in A sempre a Cantù, ha fatto il grande salto. Scaduto il suo contratto all’Alba Berlino, ieri è stato ufficializzato il suo passaggio al grande club spagnolo. Un affare di cui si parlava ormai da settimane e che si è concretizzato ieri con l’annuncio da parte dei “blancos”. Procida, 23 anni, approda così – con un contratto triennale - in un dei club più titolati d’Europa. E lo fa dopo aver vissuto intensamente il suo triennio in Bundesliga e in Eurolega, dove nel 2023/24 ha vinto l’EuroLeague Rising Star Award, ossia il titolo di miglior “astro nascente” della stagione. Nel 2022, invece, era stato scelto al
È l’ultimo grande prodotto del settore giovanile di Cantù, benché da Cantù abbia ben presto spiccato il volo verso altri lidi, complice prima di tutto la retrocessione in A2 della squadra al termine della stagione 2020/21, in cui impressionò per resa in confronto alla giovane età. Lo lanciò Cesare Pancotto l’anno prima, nel 2019/20: esordì in Cantù-Venezia a ottobre, ma fu al ritorno che tutti si accorsero di lui, con tre triple consecutive messe a segno. Segno inequivocabile di una personalità fuori dal comune.
«L’ho fatto esordire e ci voleva coraggio – ricorda Cesare Pancotto -, ma aveva tutti i mezzi per reggere la serie A. Lui è un predestinato, per la sua volontà. C’è chi ha talento, ma lo butta. Lui ha talento, ma ha sempre avuto dentro di sé la voglia di crescere e migliorarsi». Anche il percorso è stato giusto, secondo l’esperto ex coach canturino: «Ha fatto le tappe giuste, perché l’Alba Berlino è un club che da sempre fa crescere i giovani. Ora ha tutto per competere all’interno di una grande squadra come il Real Madrid. L’Nba? Sarebbe perfetto, uno come lui ha le caratteristiche tecniche e fisiche per il gioco americano».
Nella carriera professionistica di Procida, Cantù è stata per un paio di stagioni il trampolino di lancio. Ma le basi del campione sono state gettate, sempre a Cantù, dal Pgc. Il suo mentore, in quegli anni, è sempre stato Antonio Visciglia, da poco tornato come responsabile del settore giovanile: «Il ricordo più bello di Gabriele sono la sua umiltà e la voglia di arrivare, fattori non comuni, oltre alla fiducia che aveva in me e nel Pgc. Non abbiamo mai smesso di sentirci, e ogni volta che cambia squadra, sa che mio figlio vuole la sua maglia». Visciglia rivela che l’interesse del Real risale addirittura a quegli anni: «Procida andò a Madrid a vedere la foresteria, ma scelse di continuare con noi: ora che ha firmato per loro, credo sia un motivo d’orgoglio, perché so quanti sacrifici ha fatto. A Berlino era praticamente chiuso in palestra a lavorare e i risultati ora sono visibili a tutti».
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