Baldi Rossi: «Ora prendiamoci gara-2. Ma questa serie sarà lunga»

Il capitano di Cantù: «Non è vero che non abbiamo ancora fatto niente: era importante vincere la prima in casa»

BASKET

Taglio da marine, quasi a voler affrontare i playoff anche con fattezze tipiche da battaglia. Filippo Baldi Rossi, il capitano della S.Bernardo Cantù analizza e avverte. Rende merito alla squadra, ma ugualmente la mette in guardia: «La serie contro Bologna sarà lunga. Siamo partiti bene, ma senza vincere gara-2 non avremo fatto niente. Ora serve mettere a posto quelle tre-quattro cose che non sono andate. Al di là dello stress fisico, c’è stato un dispendio mentale, la partita ha richiesto letture a sfida in corso. Sono contento, ma prepariamoci al meglio per gara-2».

Contro la Fortitudo è vietato dare qualcosa per scontato, ma la partenza è stata incoraggiante: «Il commento è semplice: abbiamo approcciato con un’intensità davvero importante. Il coach ci aveva preparato nei minimi dettagli, dopo aver visto la grande partita di Bologna ai play-in contro Pesaro. Abbiamo provato a limitare le loro bocche da fuoco: con Gabriel ci siamo riusciti, mentre Aradori ha fatto una partita importante».

L’ex Cantù ha tenuto a galla la Fortitudo: «Nello spogliatoio ci siamo detti che la difesa su di lui è stata buona. Ma lui è Pietro Aradori e certi canestri se li prende e li può segnare, pur nella difficoltà dell’azione».

Non è sfuggita l’intensità di Cantù: «Dopo aver vinto a Pasqua ad Avellino, abbiamo mancato rispetto a noi stessi, alla società e alla gente pendendo contro Vigevano. Ma mentalmente la squadra era concentrata sui playoff. Non sapendo contro chi avremmo giocato non era facile, ma l’intensità degli allenamenti è balzata agli occhi di tutti. La difesa è la nostra forza, tenendo un livello alto per 40 minuti abbiamo le chance per competere».

Cantù sembra aver anche limitato un po’ gli alti e bassi che hanno contraddistinto molte partite della stagione: «Le due parole chiave sono intensità e costanza. Mi hanno spaventato solo i tanti punti di Aradori nel primo tempo: siamo stati compagni, so di cosa sia capace. Ma se penso alle prove di Moraschini, McGee, Riismaa e Piccoli: superlativi. Poi Aradori certi tiri se li prende e te li sbatte in faccia. Bisogna anche accettare le qualità dell’avversario, senza abbattersi e tenendo la stessa intensità».

Quanto è sarà dura questa serie? «È una sfida che va giocata mentalmente per 40 minuti. Non è vero che non abbiamo ancora fatto niente: vincere la prima in casa era importante, ma mentalmente siamo già pronti per gara-2».

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