Baldi Rossi, spalla di Moraschini: «Non mi faccia fare brutte figure»

Parla il capitano dell’Acqua S. Bernardo Cantù: «Anche la Coppa Italia è un obiettivo ed essere alle finali è bello e stimolante. Ottimo test»

A suon di ottime prestazioni, si è preso la squadra sulle spalle. Da capitano vero. E i risultati si sono visti, per lui e per Cantù. Filippo Baldi Rossi, di performance strepitose, ne sta infilando una dietro l’altra. Ma cresciuto lui, è crescita di pari passo anche tutta la squadra. Un momento certificato da un secondo posto inizialmente perso, ripreso e consolidato nel giro di un mese.

Dal suo rientro dopo l’infortunio, Baldi Rossi non ha smesso di rendersi importante, come e più di prima. Non era scontato, dopo quel mese e mezzo lontano dal campo, per via di quel problema al perone che l’aveva messo ai box.

Rientrato, ha messo giù la testa e non l’ha più rialzata. Un momento felice, in cui la S.Bernardo ha conquistato quattro vittorie consecutive dopo i due ko in serie contro Trapani e Urania Milano: «Effettivamente il mese di gennaio di Cantù è stato importante. Abbiamo superato ostacoli non da poco, perché comunque abbiamo avuto le “scavigliate” di Bucarelli e Burns, il reinserimento di Cesana, così come il mio. Quindi sì, credo sia giusto riguardare tutto con soddisfazione e sottolineare che siamo in un momento di crescita. Ma guai a fermarsi».

Tante motivazioni, tante sfumature sono cambiate - meglio dire migliorate – e non è solo la forma fisica ritrovata di tutti: «Quello è un fattore fondamentale – ammette “Pippo” -, ma evidenzierei il miglioramento della chimica di squadra, dell’intesa in campo e, entrando in questioni più tattiche, direi anche la crescita esponenziale della difesa. Ci sono concetti e regole che finalmente stiamo mettendo in atto, con grande sacrificio fisico, ma anche di testa, per soddisfare le richieste del coach, che alcune volte impongono una lettura particolare e diversa dell’attacco avversario».

E, tra le cose positive, non si può non citare un primo “traguardo” stagionale: «Ci metto l’aver consolidato il secondo posto e la qualificazione in anticipo per la Final Four. Perché la Coppa Italia è sicuramente un obiettivo. Esserci, alle finali, è già bello e stimolante: si affrontano, per un obiettivo concreto, le migliori squadre dell’intera categoria, è un ottimo test a metà marzo per capire anche il livello dell’altro girone».

Aumentano i disponibili, dopo mesi passati a fare la conta, aumenta lo spazio per tutti: «Bene così, sono felice che due giocatori come Cesana e Nwohuocha abbiano più minuti e stiano crescendo. Manca tanto alla fine, tenere tutti sulla corda non potrà che fare bene nella seconda parte di stagione».

Non che ci fossero troppi dubbi sulla bontà dell’acquisto, ma anche l’ingaggio di Moraschini, in qualche modo “caldeggiato” anche dall’amico Baldi Rossi, si è rivelato azzeccato: «Si sapeva che avrebbe dovuto ritrovare il ritmo-gara, ma il suo contributo l’ha sempre dato e importante. Che non mi faccia fare brutte figure…».

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