Bortolani: «Spunti positivi. Ma il ko va analizzato»

Per l’ex, ora in maglia Cantù, una grande partita: «Giocare contro Milanoma ha fatto effetto. Green, gran bella partita»

Il taglio di capelli sembrava in apparenza da “marine” ma, dopo la partita, Giordano Bortolani si è presentato con un cappellino in testa per coprirlo: «Ho sbagliato pettinatura, un disastro...».

Una battuta, per smorzare la delusione per il derby appena perso. E lui ci teneva particolarmente a vincerlo, per il suo trascorso e per quel dentino un po’ avvelenato che gli è rimasto per le ultime due stagioni, passate soprattutto in panchina.

Cantù-Milano era, in due parole, la partita di Giordano Bortolani. La guardia, con un trascorso nelle file dell’Olimpia, ha provato a incidere. Ha giocato una partita energica, condita da un bottino 21 punti. Ma alla fine l’ha spuntata la sua ex squadra. Questa l’analisi del giocatore: «Non è bastata una buona partita per superarli. Non mancano gli spunti positivi: abbiamo reagito meglio rispetto al passato al primo blackout. Siamo stati punto a punto con squadra forse più forte del campionato. Ma una sconfitta è sempre una sconfitta e tocca quindi analizzarla, anche se è giusto prendere le cose positive e costruire qualcosa da qui».

Era una partita speciale per Bortolani, lui che nell’Olimpia è cresciuto ma che - una volta arrivato in prima squadra – non è mai riuscito a essere davvero protagonista: «Non nego che giocare contro Milano mi ha fatto uno strano effetto. Sono stato un giocatore di Milano per tanti anni, soprattutto nelle giovanili. Rivedere i compagni, l’allenatore e i vari staff è stata una bella sensazione. Ma non ero poi così tanto teso, non più del solito. In fondo è una partita di basket...».

Ottima la partita di Bortolani, proprio nel giorno in cui a Cantù ha esordito Green, con cui condivide lo stresso ruolo: «Abbiamo giocato insieme a Treviso, per un periodo molto limitato, un mesetto a fine stagione. È un veterano del nostro campionato, ha fatto solo pochi allenamenti con noi, ma direi che ha disputato una bella partita».

Atteggiamento giusto, Cantù in partita fino alla fine, lucidità mai svanita. Anche se è arrivata una sconfitta, può essere questa la partita della svolta? «Va detto che partite come questa sono quasi più facili da preparare e giocare, perché tutti hanno una gran voglia di dimostrare contro squadre forti come Milano. La vera svolta l’avremo quando saremo bravi a fare lo stesso tipo di performance contro squadre del nostro calibro. Quella dovrà essere davvero il nostro passo in avanti».

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