Brienza: «Pesaro non è ancora tagliata fuori»

Basket A2 Coach sulla gara di Cantù di domani: «Durante la pausa avrà avuto il tempo per sistemarsi»

«Pesaro? Pensare che hanno avuto delle difficoltà oggettive e che non hanno una buona classifica sarebbe il primo grande errore». La mette sul lato psicologico coach Nicola Brienza. La sua S.Bernardo torna in campo, domani, per affrontare una squadra che, al pari di Cantù, ha contribuito a scrivere la storia del basket italiano.

Ma che ora, in A2, non se la passa bene. Solo quattro vittorie all’attivo e nove sconfitte. «Ma - avverte Brienza - durante la pausa avrà avuto il tempo per sistemarsi. E può far leva sull’orgoglio di giocatori importanti come Imbrò, Lombardi e l’ex Bucarelli, oltre che su due americani forti, in particolare Ahmad».

Già, la sosta. Che Cantù aveva “benedetto” per vari motivi. Una sosta che restituirà Tyrus McGee al tecnico canturino: «Avevamo bisogno di ricaricarci un po’ e per sfruttare gli allenamenti. C’è voglia di ripartire e lo faremo con un McGee pronto, ma non ancora al 100%: è la prima volta che siamo al completo, esclusa la sfida Orzinuovi quando c’era però Moraschini al rientro dall’infortunio al ginocchio».

«Cambieranno le rotazioni»

E non sarà nemmeno un grosso problema reinserire la guardia americana nei giochi, inevitabilmente rivisti nell’ultimo mese e mezzo in sua assenza: «Prevale ovviamente la felicità di gestire questo tipo di “problema” sul non averlo avuto a disposizione per un mese e mezzo. Finalmente abbiamo la rotazione come avevamo pensato con Santoro, ossia avere sei esterni veri e quattro lunghi. Le rotazioni dovranno un po’ cambiare: ci saranno minuti per McGee e meno per altri, però avremo un’intensità sempre molto alta».

In tema di americani, Brienza ha poi commentato l’esordio in Nazionale di Grant Basile: «Siamo contenti del suo percorso, ma anche di poter lavorare con un talento come lui e di aver ridato, come Cantù, un giocatore alla Nazionale. L’intuizione di prenderlo in estate si è rivelata vincente, non solo per il fatto che è diventato italiano, ma anche e soprattutto per le sue qualità. È tornato raggiante dall’esperienza in Nazionale, un’emozione che ha condiviso soprattutto con chi ha indossato quella maglia. Si sente onorato di quello che è successo e di quello che potrà fare in futuro».

«Guardate la Fortitudo...»

L’argomento Basile fa cadere poi il discorso sul mercato. Cantù à ha infatti la possibilità di intervenire aggiungendo un americano: «Si è creata un’opportunità, si stanno facendo le necessarie valutazioni. Con Santoro si ragionerà su come e quando intervenire. Non c’è chiusura, solo una verifica che ci sia la miglior situazione possibile per noi».

Par di capire, quindi, che Cantù non lascerà nulla di intentato per inseguire la promozione diretta. In un campionato che, per Brienza, solo apparentemente si sta delineando: «Mi pare ancora un po’ presto per dire che qualche squadra sia tagliata fuori dai giochi. Dieci giorni fa, la Fortitudo sconfitta a Desio sembrava una squadra totalmente in difficoltà, ora la ritroviamo rilanciata e pronta a risalire la classifica. Ricordo un’intervista di due mesi fa, in cui dissi che la candidata alla promozione diretta era Pesaro: sicuramente hanno avuto dei problemi, però è la stessa squadra. E mi auguro di non essere io quello che darà a loro una nuova spinta vitale… Il concetto è che in questa A2 bastano davvero tre partite vinte per ritrovarsi in alto».

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