Brienza: «Sono arrabbiato con la squadra»

Intervista «Serve fare un passo in avanti, altrimenti il campionato che ci aspetta sarà difficile»

Cantù

Una disfatta. Inutile girarci intorno senza se e senza ma. Cantù finisce al tappeto in malo modo a Brescia ed al termine di una partita che ha visto l’Acqua S.Bernardo toccare anche il -22 nel corso del secondo tempo, Nicola Brienza vuole mandare un messaggio forte e chiaro ai suoi giocatori nel post-partita.

Ed è un messaggio che non ha bisogno di interpretazioni particolari: in una trasferta come quella di Brescia si può perdere, ma in modo diverso. «La Germani ha fatto una super partita, ma sono molto arrabbiato con la squadra», commenta nel suo abbrivio il coach di Cantù. «Serve fare un passo in avanti, altrimenti il campionato che ci aspetta sarà difficile. Dobbiamo avere il focus necessario per provare a competere e vincere. È chiaro che la nostra stagione non passa da una vittoria in trasferta a Brescia, ma dobbiamo fare le cose in modo che ci possano preparare per vincere gli incontri che non dovremo sbagliare».

Nel mirino dell’allenatore canturino c’è soprattutto la difesa del primo quarto: «Abbiamo segnato 27 punti, eppure siamo finiti sotto perché ne abbiamo presi 29, lasciando una cosa come sette sottomano di fila comodi sotto canestro. Così facendo non possiamo competere contro squadre con giocatori come Della Valle e Bilan» commenta amaramente il coach di Cantù. Le considerazioni di Brienza vanno oltre i risultati finali delle prime 4 giornate, che hanno messo davanti a Cantù squadre molto attrezzate per la massima serie. «È chiaro che le prime 4 sfide erano molto complicate e avrei firmato per una vittoria - prosegue l’allenatore – ma deve esserci però la voglia di lottare contro quelli più forti: se la sfida che vogliamo dare è concedere lay-up comodi nel primo quarto allora dobbiamo crescere».

Serve invertire la rotta, serve evitare qualsiasi distrazione, serve metterci attenzione e determinazione perché il cammino di Cantù non può essere questo. Il tecnico esamina la situazione. «È un problema che va affrontato, serve senso di urgenza ed evitare certe distrazioni. Dobbiamo crescere un po’ in maturità in alcune situazioni».

Ora i pensieri del coach sono proiettati sulla sfida casalinga con Cremona: un appuntamento da non sbagliare per tornare a vincere. Di sicuro nessuno, lui compreso, ha voglia, in casa Cantù, di rivedere errori marchiani che hanno condizionato, inevitabilmente, il cammino dei binacoblù in queste prime giornate.

Brescia non ha fatto eccezione, sprofondare fino al -22 è stato deleterio e simbolo di una disfatta di siffatte proporzioni. Al coach ma soprattutto ai ragazzi toccherà invertire la rotta. In fretta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA