Cagnardi: «Il +13 forse un po’ troppo»

Intervista «Ma è un margine che può venir buono in futuro, contro una squadra che sarà accanto a noi in classifica»

Bene, ma il tour de force comincia un po’ a pesare a Cantù. Niente che non si sapesse, ma la prova del campo dice un po’ questo. Ma è arrivata l’ennesima vittoria, la quinta consecutiva, e ancora in uno scontro diretto: «Come ci aspettavamo – ha detto coach Cagnardi - è stata dura: il +13 finale è un po’ finto, frutto dell’ultimo parziale. Ma è un margine che può venir buono in futuro, contro una squadra che sarà accanto a noi in classifica. Complimenti a loro: ho visto una squadra quadrata, ex finalista, con due Usa di tutto rispetto, ben allenata, oltre che emotivamente preparata».

Per Cagnardi, un altro ostacolo superato: «È stata una partita di strappi. Noi siamo stati davanti sempre grazie a uno sforzo fisico e tecnico notevole: non è stata una partita fluida, ma i ragazzi hanno svuluppato la miglior pallacanestro possibile in un periodo in cui stiamo giocando tanto. La sensazione è di aver avuto tanto da tutti. Non voglio dire che siamo stati una squadra “operaia”, ma certamente è stato fatto quello che serviva per vincere».

Ancora una volta, sono stati segnati tanti punti: «Abbiamo espresso una pallacanestro offensiva, siamo andati ancora oltre i 90 punti segnati. Sugli 83 presi, giocando ad alti ritmi aumentiamo i nostri possessi, ma anche quelli degli avversari. Non può essere più solo un “trend”, ma anche una nostra caratteristica».

Può pesare, ora, un po’ di stanchezza: «Questi “up and down” in partita sono dovuti anche a questo. Per ora ringrazio la squadra, per la determinazione, si vede che hanno un obiettivo alto: stanno formando un gruppo che farà la differenza».

Qualche certezza dopo sette partite? «Direi che la squadra non molla mai, riesce sempre a rintuzzare: con Torino siamo passati da +12 a +5, poteva essere pericoloso. Le cose ora però vanno anche ripetute e confermate. Dico anche che la squadra ha bisogno di questo sostegno e ne trae energia: abbiamo un pubblico fantastico, su cui potremo contare anche in futuro».

La classifica, per Cagnardi, non può contare in questa fase: «È una parte molto importante di quello che stiamo costruendo, ma è molto presto per commentarla. Ricordiamo cos’è successo nei due precedenti campionati: la classifica serve solo ad acquisire sicurezza, non certo per specchiarci, rischio che qua a Cantù corriamo sempre. Dico la verità, più che dell’andamento negli scontri diretti, sono più preoccupato di recuperare energie, delle terapie degli acciaccati e di organizzare un mezzo allenamento prima di Agrigento».

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