Cagnardi, messaggio agli arbitri: «Moraschini va tutelato»

L’allenatore dell’Acqua S.Bernardo Cantù chiede maggior attenzione nei riguardi del proprio giocatore

Ha creato un dibattito acceso l’ultima azione di Cantù a Orzinuovi, una penetrazione di Moraschini a canestro e un contatto con un avversario non ravvisato, con il giocatore di Cantù che fallisce la conclusione da sotto, quella del pareggio.

Ma della situazione se ne parla, così come del trattamento che sarebbe riservato in generale a Cantù. E ne ha parlato anche coach Devis Cagnardi, che non ha vissuto una domenica semplice, essendo stato espulso per un doppio tecnico. Sanzione peraltro poi nemmeno citata dal giudice sportivo di A2, senza nemmeno la classica “deplorazione” o – come spesso capita – l’ammenda pecuniaria. «Non dobbiamo focalizzarci su quest’ultima azione – ha spiegato Cagnardi – perché arriviamo da una sconfitta e non penso certamente agli arbitri, ma solo a noi stessi, come ho detto mille volte. Dico però che anche nelle vittorie, anche quelle in cui si è vinto molto bene, non mi erano piaciuti troppo gli arbitraggi. Parlare degli arbitri dopo un ko, sarebbe grave».

Ma l’allenatore canturino ha un desiderio: «Moraschini ha una fisicità superiore a tutti nel suo ruolo, la sua pallacanestro è espressione delle sue caratteristiche fisiche. Su questo dettaglio, senza soffermarmi sul caso specifico, credo che gli arbitri dovrebbero fare un passo in avanti. Ma finora ci hanno capito poco».

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